I centri di forza

Centro di deriva e centro velico
La carena, la chiglia e il timone individuano sul piano di simmetria della barca una sagoma il cui centro geometrico è detto Centro di Deriva, (Cd).
La forza di reazione allo scarroccio, con cui l'acqua preme sullo scafo, si considera concentrata in quel punto.
Il Centro Velico, (Cv), è il centro geometrico della velatura proiettata sullo stesso piano di simmetria.
La forza di propulsione applicata sulla vela si considera concentrata in quel punto.

Per il concetto di coppia è chiaro che a seconda della posizione di uno rispetto all'altro, visto che le forze in gioco premono in direzione opposta, si genererà una rotazione in un senso o nell'altro.
In particolare se il Centro Velico è arretrato rispetto al Centro di Deriva avremo la rotazione della prua controvento e questa tendenza si dirà Orziera, se invece il Centro Velico sarà più avanzato rispetto al Centro di Deriva, la prua tenderà ruotare a favore del vento e si dirà Poggera.

Orziera_______ Neutra________ Poggera


Perché la barca proceda in modo rettilineo senza correzioni sulla sua andatura dovrà essere Neutra, cioè con entrambi i centri geometrici sullo stesso asse perpendicolare al piano di navigazione.

Dato che le imbarcazioni sono sempre volutamente Orziere o Poggere, per questioni di progetto, è ovvio che il timone dovrà costantemente correggere la tendenza, diventando importante una sua bassa resistenza all'avanzamento anche in fase di lavoro e rendendo necessaria la mano di un timoniere sensibile, che capisca dove finiscono orza o poggia naturali della barca senza costringere questa a zigzagare improduttivamente.