Il pericolo maggiore è lo stato del mare: può causare danni allo scafo; raffiche e frangenti dopo il passaggio di una perturbazione creano mare confuso e duro. Il vento condiziona la quantità di tela, quindi mantenere una velatura bilanciata per avere potenza per vincere il mare
valutare
- In porto: osservare l’aspetto del cielo, lo stato del mare, le barche in rientro. Decidere se andare o restare. Il nemico è la fretta di riportare la barca.
- Se si decide di andare: informarsi sulla situazione meteo in Capitaneria di Porto
Leggere il barometro, fare un'accurata analisi da ascolto meteo, ossia capire cosa ci attende la fuori, studiare rotta e navigazione, ovvero: bolina vento apparente maggiore, poppa vento apparente minore
Preparare rotte possibili di fuga, ridossi, rifugi, ovvero: dovendo rinunciare alla rotta stabilita, le scelte possibili quali sono?
ricordare
- Fare un accurato e continuo carteggio
- Documenti in ordine
- La costa sottovento è il massimo pericolo da evitare
- Con vento da terra, vai a terra
- Con vento dal mare, si sta al largo
- Il porto deve essere facilmente riconoscibile (con tempo cattivo la visibilità è scarsa)
- L’ingresso del porto deve essere possibile in tutte le condizioni
preparativi
Sottocoperta- Vie d’acqua, oblò, osteriggi : chiusi
- Sistemi di esaurimento: efficienti
- Controllo sentina : asciutta
- Teli antirollio : armati
- Ordine negli spazi comuni: sempre
- Tutto rizzato, niente libero: altrimenti pericolo
Attrezzature e dotazioni: tutto pronto per emergenza
- Vele e loro sistemi di riduzione
- Life-line e cinture di sicurezza
- Salvagenti – zattera
- Tavolo carteggio in ordine
- VHF sul 16 e dual
- GPS già impostato
- Conoscenza ruoli e metodo per abbandono nave
- Equipaggio
- Fisicamente a posto, riposato e bene alimentato
- Tutti devono essere a conoscenza delle manovre ed averle provate in condizioni favorevoli
- Vincere l’ansia: è il peggior nemico (non sei lucido)
Pericoli da evitare
- Canali: dove la combinazione di vento e corrente possono peggiorare il moto ondoso
- Secche e banchi: dove il mare può alzarsi e frangere
conduzione dell'imbarcazione
Andature strette :La bolina sottopone barca ed equipaggio a sofferenza, mare e vento contro
Diventa impraticabile oltre certe condizioni
Vantaggi
- la forza del vento, i suoi cambiamenti e le onde, non vi prendono di sorpresa
- la barca espone la sua parte più robusta, il mascone
- il pozzetto è sufficientemente riparato
Svantaggi
- vento apparente maggiore di vento reale
- sbandamento elevato con forte tendenza all’orza
- timone molto sollecitato e meno efficiente
- la velatura ridotta (R3 + TMT) è meno efficace per risalire il vento
- l’onda investe la prua e rallenta la barca (timone ancora meno efficace)
- beccheggio molto accentuato
Consigli
- con onde formate ma ravvicinate (a dente di sega) poggiare salendo sulla cresta e orzare
- scendendo nel cavo (del resto si batte sull’onda se stiamo all’orza)
- con mare più formato e onda distanziata e presenza di frangenti, orzare salendo in cresta per
- vincere la spinta e aprire con la prua il frangente – sulla sommità sintanto che il timone è in
- liquidodenso, poggiare e adagiare la barca sulla dorasale dell’onda
Traverso:
Rischioso oltre certe condizioni:
- offre il fianco alle onde
- il rollio è forte e sussiste il rischio di coricarsi
- se siamo con randa, il boma può infilarsi in acqua facendo perno a tenere la vela stracazzata (ovvero ancor più sbandamento e rischio concreto di straorzata)
- sconsigliato
Andature portanti (lasco / poppa):
Può essere la scelta più praticabile
Vantaggi
- vento apparente minore del vento reale
- la barca non deve contrastare il moto ondoso, ma lo asseconda
- lo sbandamento è ridotto
- l’onda è più morbida grazie ad una minore differenza di velocità
- la velatura è efficace pur ridotta al massimo (F2 o TMT)
- presenta la poppa alle onde che la sollevano
- timone più sensibile grazie alla maggiore velocità
Svantaggi
- la barca diventa molto instabile e strambare (volontario o no) può diventare pericoloso
- in caso di frangenti si espone al mare timone e pozzetto che diventano vulnerabili
Consigli
- avere acqua per fare miglia sottovento
- navigare con sola vela di prua (spinta indirizzata sottovento)