Vento apparente

Quale sarà l'andatura più favorevole per il velista?

Tutti sarebbero pronti ad indicare l'andatura di poppa, cioè quella col vento da poppa.
In realtà questa è l'andatura che si cerca di evitare, in quanto per la stragrande maggioranza delle volte è l'andatura più lenta, (a meno di venti tesi).

Per capire il perché bisogna inserire nel glossario del velista la definizione di Vento Apparente.

L'Apparente è un vento fittizio per un osservatore esterno alla barca ma è invece l'effettiva aria che investe la barca, la cui velocità (e direzione) è data dalla componente della velocità della barca e della velocità del vento reale.
L'apparente è il vento che effettivamente lambisce le vele.


Se aumenta la velocità dei filetti d'aria sulla vela, aumenta anche la forza con cui questa porta la barca, quindi il fatto che l'apparente aumenti o diminuisca influirà notevolmente sulla velocità della nostra navigazione.

Se ci sono 10 nodi di vento reale e navighiamo al traverso con una velocità di 5 nodi, dando ordine al timoniere di poggiare per andare in poppa, avremo una diminuzione dell'apparente dei 5 nodi della velocità che avevamo, quindi la nostra propulsione diminuirà e con essa la nostra velocità.

Se dal traverso ordineremo al timoniere di orzare fino ad andare di bolina, l'apparente crescerà, facendo quindi crescere la propulsione e con essa la velocità.

La cosa più bella è che aumentando la velocità tornerà ad aumentare l'apparente, che aumenterà la velocità, che aumenterà l'apparente che aumenterà la velocità che...ecc..ecc... , fino a che per questioni di resistenza di avanzamento nell'aria e per la lunghezza dello scafo (vedi velocità critica) le forze in gioco si equilibreranno e si arresterà l'aumento di velocità.

Per quanto possa essere incredibile sono parecchie le imbarcazioni da competizione che superano in velocità il vento (quasi contrario) che le muove.