Manovre di ormeggio in Marina

Dire manovra d’ormeggio è facile, ma di ormeggi ce ne sono molti, e anche se ci limitiamo all’ormeggio di poppa o, come spesso si chiama, l’ormeggio mediterraneo perché è caratteristico del Mar Mediterraneo, bisogna fare almeno una distinzione, ormeggio con ancora e ormeggio con trappa, dove la trappa è la cima che sale dal corpo morto ed è caratteristica delle marine private o dei pontili galleggianti. 

In questo articolo ci occuperemo di quello che oggi è diventato l’ormeggio più comune, ovvero quello con trappa.

La preparazione della manovra

La buona riuscita di una manovra di ormeggio si decide molto prima di iniziare la manovra stessa. Questa comincia con la preparazione della manovra. Solo un’accurata preparazione farà sì che una volta in manovra tutto proceda per il meglio.

Vediamo quindi come preparare la barca:
  1.  Parabordi  –  Questi  vanno  fissati  né  troppo  alti  né troppo  bassi  concentrandoli  nella  parte centrale della barca. Un parabordo a prua è del tutto inutile, uno al giardinetto è quasi del tutto inutile.
  2. Cime di ormeggio  – Queste vanno incocciate alla galloccia, fatte passare sotto il pulpito, addugliate e disposte in modo che sia facile prenderle e lanciarle in banchina. 
  3. Mezzo marinaio  – Il mezzo marinaio dev’essere a portata  di  mano per agguantare la  trappa  e portarla verso prua. 
Ogni membro dell’equipaggio deve sapere cosa deve fare. I porti sono pieni di barche che arrivano e quando sono dentro l’ormeggio l’equipaggio terrorizzato corre a prendere le cime nei gavoni, a mettere  i  parabordi  un  po’  dove  capita  e  ad  afferrare  la trappa a mani nude. Una situazione che spesso sfocia in qualche incidente.