Abbattuta:
manovra che consiste nel puggiare sino a fare prendere il vento alle vele sulle
mure opposte.
Abbisciare (fr.:
prendre la biture; ingl.: to coil): stendere un cavo o una catena come fosse
una biscia in modo da evitare che si imbrogli successivamente, quando sarà
posto in opera.
Abbordo (fr.:
abordage; ingl.: collision): collisione in mare. Sinonimo, poco usato, di accosto
e di abbordaggio.
Abbrivo (fr.:
erre; ingl.: way-on): inerzia dell'imbarcazione a continuare nel suo movimento
anche quando è cessata la spinta propulsiva, sia essa a vela che a motore.
Abbuono (fr.:
bonification, rating; ingl.: rating): compenso (o vantaggio) dato ad una
imbarcazione per permetterle di gareggiare più equamente (ad esempio abbuono
per anzianità di costruzione dello scafo).
Abilitazione:
1. (fr.: perrnis; ingl.: nautical licence): riconoscimento ufficiale
dell'idoneità alla conduzione di una imbarcazione (patente); 2. autorizzazione
alla navigazione oltre certi limiti (ad esempio per uno yacht alla navigazione
oltre le 6 miglia).
Accelerometro (fr.:
speedometre; ingl.: speedo): strumento che permette di determinare se la barca
sta aumentando o diminuendo di velocità.
Accostare (fr.:
accoster; ingl.: to come alongside): modificare la direzione di rotta per
avvicinarsi ad un'altra barca o alla banchina.
Acqua (fr.:
eau; ingl.: water): col termine "chiedere acqua" si intende il
manifestare a viva voce il proprio diritto di precedenza, sia agli incroci
(mura a dritta contro mura a sinistra) che in boa.
Addugliare (fr.:
louer; ingl.: to twist): raccogliere un cavo su se stesso in modo da formare
una matassa a spirale; la manovra va effettuata sempre seguendo il verso di
torsione del cavo, generalmente in senso orario.
Admiral's
Cup: trofeo per yacht d'altura divisi in squadre nazionali formate da tre
imbarcazioni ciascuna, collegato alla "Settimana di Cowes" che si
disputa nelle acque britanniche con intervalli biennali. Delle sue regate la
più famosa per difficoltà ed impegno da profondere è quella del Fastnet.
Afforcare:
dare fondo con due ancore in modo che le catene formino tra loro un angolo di
circa 90 gradi; è una manovra che si esegue per diminuire le possibilità che la
barca ruoti in caso di salto di vento.
Agugliotto (fr.:
aiguillot; ingl.: pintle): perno di una cerniera; quest'ultima è detta
femminella nel caso di un timone appeso allo specchio di poppa.
Alabasso:
vedi caricabasso.
Alaggio (fr.:
halage; ingl: haulage): atto di portare la barca in terra, di solito per il
ricovero invernale.
Alambardata:
termine derivato da un'espressione francese per indicare lo spostamento brusco
della barca rispetto alla rotta o alla prua tenuta quando è all'ancora, per
effetto di vento o corrente.
Alare (fr.:
embraquer; ingl: to haul): tirare un cavo allo scopo di sollevare un oggetto
pesante legato all'estremità opposta; nella nautica da diporto il termine alare
indica espressamente il porre una barca in terra.
Albero (fr.:
mat; ingl.: mast): antenna. in legno o alluminio, posta in posizione verticale,
appoggiata in coperta o passante e fissata alla chiglia; serve a sostenere il
piano velico.
Alette (fr.:
ailettes; ingl.: wings): particolari appendici applicate alla parte inferiore
del bulbo e ideate per diminuire i vortici di estremità ed accrescere la
portanza, pur contenendo il pescaggio. Sono divenute famose dopo la vittoria di
Australia 11 all'America's Cup.
Alfa:
termine che rappresenta la A nell'alfabeto fonetico internazionale ICAO.
Alisei (fr.:
alizés; ingl: trades): venti provocati dal riscaldamento dell'aria nelle zone
equatoriali; spirano costanti da Nord-Est nell'emisfero Nord e da Sud-Est in
quello Sud.
Allascare:
vedi lascare.
Allestimento (fr.:
armement; ingl.: fitting): atto dell'allestire; si intende la sistemazione
degli interni, attrezzature, strumentazione, organi di governo, ecc., dopo la
costruzione dello scafo.
Allineamento (fr.:
alignement; ingl: lead marks): retta passante per due punti; si è effettuato un
allineamento in mare quando si sta navigando sulla rotta passante per due punti
cospicui (fari, mede, ecc.); operazione tipica degli atterraggi in una costa
densa di pericoli.
Allunamento (fr.:
rond de chute; ingl.: roach): curvatura convessa della balumina per accrescere
l'area della vela; tipico nelle moderne rande.
Altezza
d'onda (fr.: hauteur de vague; ingl: wave height): distanza tra la cresta
dell'onda e il cavo che la segue o la precede, presa perpendicolarmente alla
linea dell'orizzonte.
Altocumulo (fr.:
altocumulus; ingl.: altocumulus): nube che si trova a circa 5000-6000 metri,
caratterizzata dall'essere aggregata in ampie distese rotondeggianti, con
contorni e ombre sempre ben distinte; se tende a dissolversi le condizioni
restano stazionarie, se invece assume forma lenticolare è probabile un forte
rinforzo di vento.
Altostrato (fr.:
altostratus: ingl.: altostratus): nube che forma un velo grigio omogeneo che
attenua fortemente la luce diurna; si trova a 6000-7500 metri di altezza.
Altura (fr.:
au large; ingl.: off-shore): I'alto mare, fuori dalla vista di terra.
Amantiglio (fr.:
balancine; ingl.: topping lift): manovra corrente (normalmente una cima
tessile) utilizzata per sostenere un'asta (boma, tangone, ecc.); per questo
corre internamente all'albero in modo identico alle drizze (che può anche
sostituire in casi di emergenza).
America:
nome della goletta statunitense che il 23 agosto 1851 vinse nelle acque
dell'isola di Wight la Coppa delle Cento Ghinee, battendo con un distacco di 18
minuti il cutter Aurora, primo delle numerose barche inglesi ritenute, prima di
questa data, imbattibili; in suo onore la Coppa fu rimessa in palio con la
nuova denominazione di Coppa America.
America-s
Cup: competizione disputata tra due imbarcazioni dello stesso tipo (denominato
"america's cupper"), una in rappresentanza dello yacht club detentore
del trofeo (defender) e l'altra dello yacht club sfidante (challenger), di
nazionalità differente.
Ammainare (fr.:
amener; ingl.: to haul down): fare calare vele, bandiere, ecc. filando la cima
a cui gli oggetti alzati sono dati volta.
Ammiragliato (fr.:
ancre à jas; ingl.: admiralty anchor): classico tipo di ancora dall'ottima
tenuta su qualsiasi fondale, anche se pesante e difficile da maneggiare; sulle
imbarcazioni da diporto è utilizzato unicamente il modello a ceppo sfilabile.
Ancora (fr.:
ancre; ingl.: anchor): strumento metallico con bracci terminali detti marre,
utilizzato, una volta gettato in acqua, per fermare l'imbarcazione ad essa
legata mediante un cavo o una catena. Diversi sono i tipi di ancore a seconda
dei fondali e delle caratteristiche dell'imbarcazione: ammiragliato, Fortress,
CQR, Danforth, Hall, Bruce e grappino.
Ancora
ammarrata (fr.: ancre sur pattée; ingl: fouled anchor): dicesi di ancora
la cui catena si è avvolta attorno alle marre non permettendo allo strumento di
penetrare nel terreno e fare sufficiente presa.
Ancora
galleggiante (fr.: ancre flottante; ingl.: sea anchor): oggetto
semigalleggiante con la funzione di frenare fortemente lo scarroccio
delloyacht; normalmente è costituita da un cono di materiale tessile la cui
bocca è mantenuta sempre aperta da una armatura rigida, così da funzionare come
un piccolo "paracadute"; la parte terminale posteriore è provvista di
una apertura di diametro inferiore alla bocca per favorire il deflusso non
vorticoso dell'acqua.
Ancoraggio (fr.:
ancrage; ingl: safe anchorage): specchio d'acqua utilizzato per ancorarsi; un
buon ancoraggio deve avere un fondo che tenga bene e deve essere riparato sia
dal vento che dalla risacca e dalle onde.
Ancorare,
ancorarsi (fr.: ancrer ingl: to anchor): dare fondo all'ancora per fermare
l'imbarcazione ad essa legata.
Ancorotto (fr.:
ancre a jet; ingl: kedge): ancora di peso modesto utilizzata su imbarcazioni di
basso dislocamento, adottata anche per le manovre con due ancore appennellate.
Andana (fr.:
amarrage à couple; ingl: tier): si effettua attrocco in andana quando la barca
si affianca parallelamente ad un altro yacht già ormeggiato alla banchina; se
si occupa la seconda o la terza fila si dice in seconda o terza andana.
Andatura (fr.:
allure; ingL: way, course): direzione di avanzamento della barca rispetto al
vento; assume nomi differenti man mano che il vento ruota passando da prua
verso poppa (bolina stretta: 40-45 gradi al vento apparente; bolina: 45-55
gradi; bolina larga: 60-80 gradi; traverso: 90 gradi; lasco: 100-130 gradi;
gran lasco: 140-170 gradi; poppa pieno o fil di ruota: 180 gradi).
Anemometro (fr.:
anémomètre; ingl: anemometer): strumento per misurare la velocità del vento (se
la barca è ferma si determina il vento reale, ovvero il fluire del vento non
alterato dal moto dello yacht, mentre se la barca è in moto la misura si
intende effettuata sul vento apparente, cioè la risultante tra il vento reale e
il vento di avanzamento).
Angoli
della vela: l'angolo compreso tra la base e l'inferitura è detto di mura (fr.:
point d'amure; ingl.: tack) perchè murato allo scafo; I'angolo più alto è
chiamato di penna (fr.: point de drisse; ingl: head), ad esso è collegata la
drizza; I'angolo di scotta (fr.: point d'écoute: ingl: clew) è quello di
incontro tra base e balumina.
Anticiclone (fr.:
anticyclone; ingl: anticyclone): area di alta pressione atmosferica.
Antisdrucciolo (fr.:
anti-derapant; ingl: nonskid): trattamento o rivestimento applicato sul piano
calpestabile della coperta per evitare di scivolare.
Antivegetativa (fr.:
antisalissante, antifouling; ingl.: antifouling): pittura sottomarina ideata
per impedire I'attacco e le incrostazioni di alghe o particolari tipi di fauna
marina (tipici i denti di cane o i corallini).
Appendice
di carena (fr.: appendice; ingl.: appendage): qualsiasi superficie che
sporge dalla carena (deriva, pinna, bulbo, timone, skeg, trimmer,ecc.).
Appennellare (fr.:
empenneler; ingl: twin anchoring): dar fondo con due ancore, una di seguito
all'altra sulla stessa catena, per impedire che la prima ari.
Appoppare:
affondare la poppa più di quanto preveda il normale assetto.
Approdo (fr.:
mouillage, marina; ingl: landing-place): località in cui si può approdare, cioè
scendere in costa; ad esempio per approdo turistico si intende un porto
attrezzato appositamente per gli yachts da diporto (detto anche marina).
Appruare:
affondare la prua più di quanto preveda il normale assetto.
Arare (fr.:
chasser; ingl: to drag): termine che indica il muoversi dell'ancora quando è
sottoposta a trazione, ovvero quando non ha fatto presa sul fondo.
Ardente (fr.:
ardent; ingl: weather helm): dicesi di barca che tende ad andare all'orza.
Arenare,
arenarsi (fr.: èchouer; ingl: to strand): fermare una barca con la chiglia
poggiata su una spiaggia o una secca.
Argano (fr.:
cabestan; ingl: capstan): vedi verricello o salpa-ancora.
Armamento (fr.:
armement; ingl: equipment): l'insieme delle operazioni necessarie affinchè una
barca possa prendere il mare (dal porre le attrezzature in condizione di poter
operare all'accumulo di provviste, ecc.), comprendendo anche il montaggio
dell'albero e la sua messa a punto; per estensione si usa spesso il termine
armamento per indicare il tipo di attrezzatura velica (vedi attrezzare).
Armare (fr.:
armer; ingl.: to fit out): preparare parte dell'attrezzatura affinchè possa
eseguire il lavoro per cui è stata predisposta (armare la randa, il tangone, lo
spinnaker, ecc.).
Armatore (fr.:
armateur; ingl.: owner): il proprietario dello yacht.
Arricavo (fr.:
bauquière; ingl.: ring): termine usato normalmente per indicare la parte fissa
di un cavo legata ad una staffa (quasi sempre foggiata a golfare, per
estensione anch'esso denominato arricavo) o a un anello solidale ad un
bozzello; la cima, inviata ad un secondo bozzello e poi fatta ripassare nella
puleggia del primo, forma, insieme ai bozzelli, un paranco.
Arridatoio (fr.:
ridoir; ingl.: bottle screw): sistema a vite posto all'estremità delle sartie
per poterle tesare.
Asse (fr.:
axe; ingl: shaft): dell'elica o del timone; sono chiamati i sostegni (quasi
sempre di acciaio inox) che permettono ai vari organi di ruotare espletando
così la loro funzione.
Assetto (fr.:
assiette; ingl: trim): posizione corretta dello scafo rispetto alla superficie
del mare.
Assuccare:
cazzare una manovra dopo averla lascata per recuperare un imbando.
Assuccato:
dicesi di un nodo particolarmente stretto.
Atterrare (fr.:
atterrir; ingl: to land): raggiungere la costa per scendere a terra.
Attraccare (fr.:
accoster; ingl: to moor): è usato in generale come sinonimo di ormeggiare, ma
più correttamente indica l'atto di ormeggiare ad una banchina, così da poter
scendere a terra direttamente, senza dovere usare il tender (si può invece
ormeggiare anche ad un gavitello, nel qual caso l'uso del battellino di
servizio è d'obbligo).
Attracco (fr.:
amarrage; ingl: mooring): l'atto dell'attraccare.
Attrezzare (fr.:
gréer; ingl: to rig): installare l'albero e la relativa attrezzatura (sartie,
stralli, drizze, ecc.).
Attrezzatura
(fr.: gréement; ingl: rigging): I'insieme dell'albero, sartiame, arridatoi,
drizze, amantigli, bozzelli, ecc. destinato a sorreggere e manovrare le vele;
le barche a vela sono identificabili per tipi a seconda dell'attrezzatura,
ovvero a seconda del numero e della disposizione degli alberi e delle manovre
fisse e correnti (cat, sloop, cutter, ketch, yawl, goletta, schooner).
Attrezzatura
di coperta (fr.: accastillage; ingl: fitting): I'insieme di attrezzature,
winches, bozzelli, ecc. necessari per le manovre in coperta.
Attrezzatura
frazionata (fr.: gréement fractionné; ingl.: fractional rig): attrezzatura
il cui strallo di prua, sul quale viene inferito il fiocco, arriva solitamente
a 7/8, 3/4 o 9/10 dell'altezza totale dell'albero; da ciò derivano i relativi
nomi di piano velico a 7/8, 3/4 o 9/10.
Aurica (fr.:
aurique; ingl: fisherman): vela dal taglio a forma trapezoidale che viene
inferita ad un picco.
Autogonfiabile (fr.:
canot; ingL: life raft): canotto pneumatico (contenuto in un apposito involucro
floscio o rigido) in grado di gonfiarsi automaticamente tirando una speciale
cimetta; è obbligatorio sugli yachts abilitati alla navigazione d'altura.
Autovirante (fr.:
auto-vireur; ingl.: self-tacking): viene così chiamato un fiocco che abbia il
punto di scotta collegato ad un carrello che scorra su di una corta rotaia
posta trasversalmente a pruavia dell'albero, in modo da evitare la manovra
delle scotte durante la virata; molto diffuso anche il termine inglese
self-tacking; sulle barche d'epoca il fiocco autovirante (trinchettina) è quasi
sempre bomato, cioè con la base inferita su un apposito boma.
Autovuotante (fr.:
auto-videur; ingl.: self-draining cockpit): dicesi di un pozzetto che permette
il rapido e completo deflusso dell'acqua attraverso gli ombrinali: di fatto
rappresenta un fattore di sicurezza nel caso in cui una ondata (o anche solo la
pioggia battente) abbia riempito il pozzetto stesso.
Avaria (fr.:
avarie; ingl.: damage): guasto allo scafo o alle attrezzature dello yacht.
Avvisi (ai
Naviganti) (fr.: avis aux navigateurs; ingl.: notices to mariners): bollettini
pubblicati a cura dell'lstituto Idrografico della Marina. riportanti variazioni
temporanee o permanenti dei dati e delle informazioni indicate sulle carte
nautiche, sui portolani e sull'Elenco dei fari, fanali e segnali da nebbia.
Avvistare (fr.:
repérer; ingl.: to raise): riuscire a vedere la costa, un'altra imbarcazione o
anche solo un oggetto lontano.
Avvolgifiocco (fr.:
enrouleur de génois; ingl.: roller furler. genoa furler): sistema per
arrotolare il fiocco attorno allo strallo; con esso si può ridurre con
continuità la tela esposta al vento senza effettuare il cambio delle vele.
Avvolgiranda (fr.:
enrouler de grand-voile; ingl.: mainsail-furler): sistema per ridurre, issare o
ammainare la randa avvolgendola intorno a speciali boma o internamente ad
apposite cavità dell'albero.
Baderna: 1. involto in tessuto o materiale plastico con cui viene coperto il cavo d'ormeggio per proteggerlo dallo sfregamento; 2. (fr.: etoupe; ingl.: stuffing box) stoppa di cotone ingrassata che avvolge l'asse dell'elica del motore dentro l'astuccio per evitare che l'acqua penetri all'interno della barca.
Baglio (fr.:
bau; ingl.: beam): trave di legno o di metallo posta trasversalmente all'asse
longitudinale della barca, con la funzione di collegare superiormente la
struttura della fiancata destra a quella di sinistra e di sorreggere la
coperta.
Baglio
massimo (fr.: bau maxi; ingl.: maximum beam): larghezza massima della
barca.
Baia (fr.:
baie; ingl.: bay): insenatura di mare ampia e riparata.
Balcone (fr.:
balcon arrière; ingl.: stern pulpit, pushpit): pulpito poppiero.
Balumina (fr.:
chute; ingl.: leech): caduta poppiera di una vela, cioè bordo di uscita del
vento quando questo scorre parallelamente alla superficie del mare.
Balzo:
vedi bansigo.
Banchina (fr.:
ponton; ingl.: quay, jetty): opera portuale tissa o galleggiante per consentire
l'attracco delle imbarcazioni.
Banco (fr.:
banc, bas-fond; ingl.: bank): fondale marino dalla profondità ridotta rispetto
all'area limitrofa; quando la sua altezza è tale da diventare pericolosa per la
navigazione si chiama secca.
Bandiera,
nodo (fr.: noeud d 'écoute; ingl.: sheet bend): nodo di congiunzione
adatto sia per cavi grossi che leggeri; è chiamato in questo modo perchè viene
utilizzato per legare la sagola della bandiera ad una drizza; è anche chiamato
nodo di scotta.
Bansigo (fr.:
chaise: ingl.: bosun's chair): asse di legno o seggiolino di stoffa munito di
imbragatura per issare un uomo lungo l'albero: si usa anche il termine balzo.
Barber
hauler: termine inglese che indica il passascotte volante usato per modificare
l'angolo di trazione della scotta sulla vela: solitamente viene predisposto per
"aprire" o "chiudere" la parte terminale poppiera della
vela, cioè per allontanarla o avvicinarla al centro barca.
Barbetta (fr.:
bosse; ingl.: painter): lungo cavo utilizzato per l'ormeggio. dato volta a
prua: è così chiamato anche il cavo usato per farsi trainare.
Barbotin (fr.:
barbotin; ingl.: gipsy): puleggia di metallo con incise le impronte della
catena per riuscire ad agguantarla e salpare quindi l'ancora con l'aiuto di un
verricello salpa-ancore.
Barca (fr.;
bateau; ingl.; boat): piccolo natante aperto utilizzato prevalentemente lungo
la costa e sull'acqua dolce; questo termine è entrato nel gergo comune per
indicare qualsiasi tipo di imbarcazione, sia essa a remi, a motore o a vela.
Baricentro (tr.:
barycentre; myl.: barycentre): centro di gravità di un corpo, cioè il punto
dove si immagina concentrato tutto il suo peso.
Barometro (fr.:
barométre: ingl.: barometer): strumento per la misura della pressione
atmosferica.
Barra (fr.:
barre: ingl.: helm, tiller): asta collegata al timone per poterlo ruotare
stando in pozzetto: da notare che, essendo collegata direttamente e trovandosi
opposta alla pala rispetto al perno di rotazione, la barra va mossa in senso
inverso a quello in cui si vuole muovere il timone.
Base (fr.:
bordure; ingl.: foot): bordo inferiore della vela, sia essa randa o genoa,
detto anche bordame.
Basso
fondale: vedi banco.
Batimetrica (fr.:
bathymétrique; ingl.: bathymetric): linea congiungente punti aventi tutti la
medesima profondità, detta anche isobata.
Battagliola (fr.:
batayole; ingl.: handrail ): l'insieme di draglie e candelieri che forma una
"ringhiera" tutto intorno alla barca.
Batticulo:
vedi springs.
Bava
di vento (fr.: très légère brise; ingl.: light air, zephyr): vento
debolissimo (1-3 nodi). corrispondente a forza 1 nella scala Beaufort.
Beaufort (Francis):
ammiraglio inglese vissuto nel 1800 a cui si deve l'invenzione dell'omonima
scala per la misurazione del vento.
Beccaccino:
termine italiano per indicare una barca di classe Snipe.
Beccheggio (fr.:
tangage; ingl.: pitching): movimento ritmico di oscillazione longitudinale
della barca (la prua si solleva dall'acqua mentre la poppa affonda e viceversa)
.
Bermudiana:
vedi Marconi.
Bernoulli (Daniel):
nel 1738 scopr" il principio fisico che porta il suo nome e che può essere
così espresso: la somma della pressione statica e della pressione dinamica di
un fluido in movimento ha sempre valore costante, quindi se una diminuisce
l'altra deve crescere di uguale valore.
Big
boy :termine inglese; simile al blooper da cui si differenzia per la forma
un poco più magra, è una sorta di grande fiocco non inferito che viene issato,
sul lato di sottovento allo spi, dietro la randa; realizzato in nylon (lo
stesso tessuto degli spi), consente di raccogliere l'aria che sfugge alle altre
vele, donando un incremento di forza propulsiva: la funzione principale è
comunque quella di stabilizzare lo scafo impedendo la formazione dei vortici di
von Karman, con la conseguente eliminazione di pericolose rollate o
sbandamenti.
Bitta (tr.:
bitte; ingl.: cleat): attrezzatura di coperta o di banchina dalla
caratteristica forma a colonnina svasata a cui vengono fissate le cime
d'ormeggio: viene spesso così chiamata anche la galloccia che invece ha forma
di pi greco.
Blooper:
vedi big boy.
Boa (tr.:
bouée; ingl.: buoy): oggetto galleggiante utilizzato come punto d'appoggio per
facilitare le manovre di ormeggio, per sostenere segnali (normalmente di
pericolo) o per favorire l'atterraggio.
Bocca
di lupo (fr.: demi-clefs à capeler; ingl.: noose): noido scorsoio
effettuato con i due mezzi colli rovesciati e accoppiati.
Boccaporto (fr.:
ecoutille; ingl.: hatchway): apertura chiudibile con un portello, praticata
sulla coperta per consentire l'ingresso all'interno dello yacht dell'equipaggio
(passauomo), delle vele o semplicemente per la ventilazione degli ambienti;
quando il portello è trasparente è chiamato osteriggio (specie se di piccole
dimensioni).
Bolina (fr.:
près: ingl.: close hauled, windward): andatura che si effettua mantenendo una
rotta il più possibile contraria alla direzione di arrivo del vento (circa a
40-45 gradi a idestra o sinistra rispetto al vento apparente); si distingue in
bolina stretta, bolina o bolina larga a seconda dell'ampiezza dell'angolo al
vento (vedi anche andatura).
Bolinare (fr.:
faire du près; ingl.: sailing to windward): navigare di bolina.
Bolinometro (fr.:
indicateur de près serrè; ingl.: close-hauled instrument): strumento che
amplifica I'indicazione di angolo di arrivo del vento rispetto alla prua della
barca, ovvero facilita la lettura nell'andatura di bolina stretta, permettendo
una più fine regolazione delle vele.
Bollettino
meteorologico (fr.: bulletin du temps; ingl.: weather report): descrizione
sommaria della situazione meteorologica di una zona con le previsioni a
breve-medio termine sulla evoluzione delle condizioni del tempo.
Boma (fr.:
bome; ingl.: boom): asta su cui viene inferita la base della randa; è collegato
all'albero Icirca un metro più in alto rispetto al piano di coperta) mediante
uno snodo detto trozza che permette il movimento in ogni direzione: può essere
sostenuto da un amantiglio o da un vang rigido.
Bompresso (fr.:
beaupré; ingl.: bowsprit): asta che sporge dalla prua per consentire di issare
il fiocco più a pruavia della prua stessa.
Bonaccia (fr.:
encalminé; ingl.: becalmed): calma di vento e di mare.
Bora:
vento che soffia da NE, molto violento soprattutto in Alto Adriatico: spesso
segue il passaggio dei fronti freddi.
Bordame:
vedi base.
Bordare:
tendere una vela portandola verso I'interno dello scato.
Bordatura (fr.:
bande; ingl.: tape): rinforzo cucito a protezione dell'orlo della vela.
Bordeggio (fr.:
louvoyer; ingl.: tacking): risalire il vento percorrendo ("tirando")
dei bordi di bolina stretta.
Bordo (fr.
bord; ingl.: tack): tratto di mare percorso seguendo la stessa rotta.
Bordo
libero (fr.: franc bord; ingl.: freebord): altezza del piano di coperta
rispetto al livello del mare (con la barca in assetto).
Borosa (fr.:
bosse de ris; ingl.: reefing line): cima utilizzata per richiamare e fissare
(verso l'estremità del boma) I'occhiello di una bugna delle mani dei terzaroli.
Bottazzo (fr.:
parebattage. liston; ingl.: rubbing strake): rinforzo in legno, cavo tessile o
plastica che corre lungo lo scafo. normalmente all'altezza del baglio massimo.
a scopo protettivo.
Bozzello (fr.:
poulie: ingl.: block): termine marinaro con cui vengono chiamate le carrucole;
a seconda del numero di pulegge viene chiamato anche bozzello semplice, doppio,
triplo; quando è apribile, potendo esservi inserito anche un cavo già in
tensione, prende il nome di pastecca.
Bracciare (inquadrare)
(fr.: ouvrir; ingl.: to square): aprire il tangone cazzando il braccio e
mollando il caricabasso: contrario di strallare.
Braccio (fr.:
bras: ingl.: brace, after-guy): cima fatta passare entro la varea del tangone e
utilizzata per richiamare la bugna di sopravvento dello spinnaker e fissare
così il punto di mura della vela.
Brancarella (fr.:
anneau; ingl.: cringle): occhiello sulla vela per fissare la bugna e la mura, i
terzaroli, far passare i matafioni ecc.; quasi sempre è irrobustita con una
guarnizione metallica e fettucce cucite per meglio distribuire gli sforzi;
quando è posizionata un poco sopra il punto di mura della randa serve per fare
passare una borosa e tesare la vela lungo l'inferitura; in questo caso prende
il nome di brancarella di mura oppure Cunningham hole, o semplicemente
Cunningham, dal nome del suo ideatore.
Brattare (fr.:
godiller: ingl.: to scull): sistema di remare con un solo remo fissato a poppa;
la spinta all'avanzamento si ottiene imprimendo alla pala un movimento a
"otto".
Bratto:
remare a bratto, vedi brattare.
Bravo:
termine che rappresenta la B nell'alfabeto fonetico internazionale ICAO.
Brezza (fr.:
brise: ingl: breeze): 1. vento di origine termica che si instaura
perpendicolarmente alla costa per la differente temperatura tra terra e mare,
sia durante il giorno che nelle ore notturne (brezza di terra e di mare); 2.
parola usata anche per indicare genericamente un vento di forza 2 (brezza
leggera, 4-6 nodi) o di forza 3 (brezza tesa, 7-10 nodi) secondo la scala
Beaufort.
Briccola (fr.:
pilier; ingl.: pylon, post): termine che deriva dal dialetto veneto che indica
i pali piantati sul fondo della laguna e usati sia per gli ormeggi che per
delimitare i canali navigabili.
Briefing:
riunione degli skipper e degli equipaggi prima della partecipazione ad una
regata, per discutere eventuali problemi legati al percorso o aspetti
meteorologici della prova.
Brigantino (fr.:
brigantin; ingl.: brigantine): veliero armato con due alberi, bompresso e vele
quadre.
Broker:
persona o agenzia che si occupa per conto terzi del noleggio e della
compravendita di imbarcazioni usate.
Bruce:
tipo di ancora con un'unica marra fissa a forma semicircolare ed avente due
orecchie che si aprono ad ali di farfalla; ideata da Peter Bruce per le
piattaforme petrolifere del Mare del Nord, offre una buona tenuta soprattutto
su fondali sabbiosi.
Bugliolo (fr.:
seau ingl.: bucket): nome con cui viene chiamato il secchio nell'ambiente
marinaresco.
Bugna (fr.:
point d'écoute; ingl.: clew): indica genericamente l'angolo di una vela, più
propriamente I'angolo di scotta.
Bulbo (fr.:
bulbe; ingl.: bulb): è la pinna zavorrata fissata sotto lo scafo per dare
equilibrio stabile alla barca (stabilità di peso); nei moderni yachts da
diporto il peso del bulbo varia dal 40 al 45% del peso complessivo della barca.
Bumps:
termine inglese che indica le protuberanze (ora vietate dai regolamenti di
regata), aggiunte per modificare artificiosamente le misurazioni dei parametri
costruttivi dello scafo.
Burrasca (fr.
coupde vent; ingl.:gale): corrisponde alla forza 8 della scala Beaufort (34-40
nodi di vento); e il momento in cui le onde possono raggiungere i 7metri di
altezza, con la sommità rotta in spruzzi vorticosi risucchiati dal vento; la
burrasca forte (fr.:fort coup de vent; ingl.: strong gale), forza 9, arriva
fino a 47 nodi di vento.
Bussola (fr.:
compas; ingl.: compass): strumento essenziale per la navigazione, composto di
un ago magnetico che si orienta sempre verso il Nord magnetico: il magnete è
solidale con una rosa graduata in 360 gradi su cui si può quindi leggere di
quanto la prua della barca, indicata da una linea fissa detta linea di fede, si
discosta dal Nord: il tutto è immerso in un liquido apposito per attutire i
contraccolpi, posto all'interno di un contenitore, di solito sferico. munito di
una calotta trasparente ed eventualmente di una piccola luce per effettuare la
lettura anche di notte.
Bussola
da rilevamento (fr.: compas de relèvement; ingl.: hand bearing compass):
bussola portatile munita di collimatori per potere traguardare lungo quale
angolo rispetto al Nord è visto dalla barca un oggetto o un punto cospicuo.
Buttafuori (fr.:
queue-de-mallet, jockey-pole; ingl.: jockey-pole, bumpkin): detto anche
jockey-pole, è un corto tangone usato per fare sporgere qualcosa fuori bordo:
tipico è il buttafuori usato per evitare che il braccio dello spinnaker possa
strisciare contro il sartiame.
Cabina (fr.: cabine: ingl.: cabin): locale sottocoperta isolato in cui è garantita l'abitabilità.
Cabinato (fr.:
cabinier; ingl.: cruising boat): barca pontata dotata di una o più cabine.
Cabotaggio (fr.:
cabotage; ingl.: coastal trade): dicesi "navigazione di piccolo
cabotaggio" quella effettuata in mari adiacenti il porto di armamento.
Cagnaro:
cappotta in tela o in plastica collocata per riparare la barca dagli agenti
atmosferici durante il ricovero invernale.
Cala
o caletta (fr.: petite baie; ingl.: creek): piccola insenatura riparata.
Calafatare (fr:
calafater; ingl.: to caulk): rendere impermeabili gli scafi di legno
introducendo con forza stoppa catramata negli interstizi tra le varie tavole
che formano il fasciame.
Calcagnolo (fr.:crapaudine:ingl.:gudgeon):
parte terminale poppiera della carena su cui si inserisce la femminella bassa
del timone.
Calma (fr.:
calme; ingl.: calm): completa assenza di vento: forza 0 della scala Beaufort.
Calumo:
la parte sommersa in acqua della catena dell'ancora calata.
Cambusa (fr.:
cambuse; ingl.: galley): dispensa di bordo: fare cambusa significa procurare e
quindi riporre i viveri in cambusa.
Campana:
1. ( fr.: cloche; ingl.: bell) strumento sonoro di segnalazione in caso di
nebbia, obbligatorio sulle imbarcazioni superiori ai 12 metri di lunghezza; 2.
termine che indica la parte girevole esterna del verricello su cui si avvolge
la cima.
Canaletta (fr.:
rainure; ingl.: grooue): luogo dove si inferisce la vela: è ricavata sulla
parte posteriore del profilo dell'albero (canaletta di randa) o dello strallo
cavo (canaletta del fiocco).
Candeliere (fr.:
chandelier; ingl.:stanchion): asta per sostenere le draglie, fatte passare
entro gli appositi fori; I'insieme dei candelieri e delle draglie forma la
battagliola.
Canestrello (fr.:
coulisseau; ingl.: hoop): garroccio per inferire la randa: il nome deriva dagli
anelli di legno che, legati alla randa e fatti passare attorno all'albero,
servivano per issare la vela sulle barche d'epoca.
Capo (fr.:
cap; ingl.: cape): punto della costa che sporge in mare.
Cappa:
1. (fr.: cape; ingl.: to hove to) mettere le vele in modo che la spinta
propulsiva su di una di esse sia controbilanciata e annullata dalla spinta
sull'altra (cappa flante); è una manovra che si effettua con cattivo tempo per
ridurre al minimo la velocità della barca e mantenere sempre le onde al
mascone, cioè circa 45 gradi rispetto alla prua; si dice cappa secca quando la
barca mantiene la stessa posizione con tutte le vele ammainate; 2. telo usato
per proteggere la strumentazione in coperta. Quello usato per la vela
principale è comunemente definito copriranda (fr.: taud; ingl. sailcover).
Carabottino (fr.:
caillebotis; ingl.:grating): grigliato di legno che permette all'acqua di
scolare al di sotto; viene messo ad esempio in bagno o nel fondo del pozzetto
per mantenere il più possibile i piedi all'asciutto.
Caramella (fr.:
coquetier; ingl.: hourglass, wineglass, twist) definizione usata per indicare
lo spinnaker allorquando si arrotola su se stesso o attorno allo strallo,
gonfiandosi in mezzo e ai lati mentre resta strozzato in uno o più punti
assomigliando, appunto, a una caramella.
Caravelle:
imbarcazione a deriva mobile di m. 4,70 x 1,90 progettata da J.J. Herbulot,
avente superficie velica di 16 mq; I'equipaggio prevede un massimo di quattro
persone.
Carbonera (fr.:
voile d'étail; ingl.: mizzen staysail): particolare fiocco che si alza sui
ketch e sulle golette tra l'albero di maestra e quello di mezzana.
Carena (fr.:
carène; ingl.: hull): è la parte immersa dello scafo, detta anche operu viva
per essere a contatto con l'acqua.
Carenaggio o
"fare carena" (fr.: carénage; ingl.: careening): lavoro di pulitura e
pittura dell'opera viva con antivegetativa.
Caricabasso (fr.:
hale bas; ingl.: foreguy kicker): cima usata per fare trazione verso il basso,
ad esempio sul tangone: è detta anche alabasso.
Carico
massimo di lavoro (fr.: charge maximum de travail; ingl.: maximum working
load): massima intensità di vento che le scotte di una vela issata a riva
possono sopportare: questa indicazione viene sempre fornita dal velaio.
Carrello (fr.:
remorque; ingl.: trailer): 1. rinvio mobile su una rotaia, solitamente
utilizzato per spostare con continuità il punto di scotta: 2. rimorchio
utilizzato per il trasporto su strada di imbarcazioni aventi larghezza
inferiore ai 2,5 metri.
Carta
nautica (fr.: carte marine; ingl.: navigational chart): particolare carta
geografica che riproduce la superficie terrestre secondo la proiezione di
Mercatore, in cui paralleli e meridiani divengono tutti perpendicolari tra
loro; ciò comporta che viene rispettata l'uguaglianza degli angoli e sono
invece deformate le distanze che, sulla carta, risultano accresciute andando
dall'Equatore verso i poli.
Carteggio (fr.:
tracer la route; ingl.: to plot the course): serie di operazioni per seguire
sulla carta nautica (posta sul tavolo di carteggio) tutte le fasi della
navigazione.
Castrìa:
particolare tipo di ormeggio mediante il quale l'imbarcazione si mantiene
sempre ad una certa distanza dal pontile, anche in presenza di forte risacca.
Cat:
piccolo yacht dotato di un solo albero a prua estrema, su cui può quindi essere
issata solo la randa.
Catamarano (fr.:
catamaran; ingl.: catamaran): imbarcazione a stabilità di forma dotata di due
scafi simmetrici paralleli tra loro.
Catena (fr.:
chaine; ingl.: chain): maglie in metallo unite tra loro mediante saldature
utilizzate per essere collegate all'ancora.
Catenaria (fr.:
fleche d'etail; ingl.: forestay sag): linea curva che assume lo strallo (o un
generico cavo) quando è sottoposto alla trazione della vela; se la catenaria è
consistente si manifesta la tendenza della barca all'orza e un aumento dello
sbandamento, con conseguente diminuzione di efficienza propulsiva.
Cavallino (tr.:
tonture; ingl.: sheer): curvatura in senso longitudinale della coperta.
Caviglia (fr.:
cabillot; ingl.: belaying pin) attrezzatura asportabile simile alla galloccia a
cui le manovre leggere vengono date volta: 2. (fr.: épissoir; ingl.: marlin
spike) attrezzo utilizzato per allentare i nodi strozzati.
Cazzare (fr.:
border: ingl.: to haul in): rendere maggiormente tesa una cima.
Centro
di carena (fr.: centre de carène; ingl.: centre of balance): baricentro
del volume della parte immersa, ovvero dell'acqua spostata; detto anche centro
di spinta (di Archimede) essendo il punto in cui si può immaginare concentrata
la spinta idrostatica, il centro di carena varia al cambiare dello sbandamento
dello scafo.
Centro
di deriva (fr.: centre de derive: ingl.: centre of lateral resistance):
centro geometrico della sezione laterale dell'opera viva di uno yacht: in esso
si considerano applicate le forze che si oppongono allo scarrocclo.
Centro
di pressione: punto della vela in cui possiamo immaginare sia concentrata tutta
la forza del vento.
Centro
velico (fr.: centre velique; ingl.: centre of effort): centro geometrico
delle vele: nell'approssimazione di fiocchi e randa di forma triangolare, il
centro velico di ognuna di esse è determinato dall'incrocio delle mediane, cioè
delle rette che congiungono i punti medi dei lati con gli angoli opposti.
Ceppo (fr.:
jas; ingl.: stock): rinforzo situato nella parte superiore dell'ancora,
generalmente sfilabile e perpendicolare al fuso.
Cerata (fr.:
ciré; ingl.: oilskin, waterproof): indumento in tela cerata utilizzato per
proteggersi dall'acqua in condizioni di brutto tempo.
Challenger:
sfidante; è così chiamato il pretendente alla Coppa America (defender è il
difensore).
Charlie:
termine che rappresenta la C nell'alfabeto fonetico internazionale ICAO.
Charter:
noleggio di una imbarcazione, con o senza conducente o equipaggio.
Chiesuola:
colonnina in cui era uso alloggiare la bussola, oggi integrata nel sostegno
della ruota del timone nelle barche di dimensioni maggiori.
Chiglia (fr.:
quille: ingl.: keel): parte tra le più importanti negli scafi delle
imbarcazioni in legno, composta da una trave longitudinale (dalla ruota di prua
al calcagnolo) a costituire la base per l'ossatura della carena; nelle
imbarcazioni moderne ha conservato questo nome l'irrigidimento longitudinale a
centro scafo, spesso luogo dell'unione dei due semigusci .
Cicala (fr.:
organeau: ingl: anchor ring): anello posto all'estremità del fuso di un'ancora
per collegarvi la catena o il cavo.
Ciclone (fr.:
cyclone; ingl.: cyclone): area di netto abbassamento della pressione
atmosferica, con conseguente afflusso di forti venti e condizioni di notevole
instabilità meteorologica.
Cima (fr.:
cordage: inrl.: rope): termine che indica genericamente un cavo tessile.
Cintura
o giubbetto di salvataggio (fr.: ceinture de sécurité: ingl.: safety
harness): la cintura, o giubbetto, di salvataggio è un particolare galleggiante
che viene indossato per assicurare la galleggiabilità in caso di una
accidentale caduta in mare; la cintura di sicurezza, spesso dotata anche di
bretelle e sottocosce, serve invece per mantenersi saldamente vincolati alla
barca in caso di cattivo tempo o durante manovre pericolose; per questo è
dotata di cima con uno o due moschettoni.
Cirri (fr.:
cirrus: ingl.: cirrus): nubi molto alte (anche oltre 10000 metri); assumono
l'aspetto di filamenti o ciuffi piumati bianchissimi essendo formati di
cristalli di ghiaccio; i cirri possono indicare l'arrivo di cattivo tempo (un
fronte caldo) se tendono a ispessirsi, ad unirsi a sistemi nuvolosi più bassi e
se si muovono associati a venti da Sud.
Cirripedi:
vedi denti di cane.
Cirrocumuli (fr.:
cirro-cumulus: ingl. cirro cumulus): è il famoso "cielo a pecorelle",
formato da piccole nubi a gruppi o in file: indicano tempo variabile.
Cirrostrati (fr.:
cirro-stratus: ingl.: cirro stratus): nuvole che formano un velo sottile e omogeneo
che dona al cielo un caratteristico colore grigio, come di vetro smerigliato,
con la formazione di un alone attorno al Sole: sono indice di deterioramento
delle condizioni meteo.
Clamcleat:
vedi strozzascotte.
Classe
Libera del Garda: imbarcazione monotipo nata per gareggiare nelle acque del
lago lombardo; è una delle classi più avvincenti e veloci.
Classe
Olimpica (fr.: Class Olimpique; ingl.: Olympic Class): gruppo di
imbarcazioni monotipo, quindi con le medesime caratteristiche, ammesse a
partecipare alle Olimpiadi.
Clinker:
particolare costruzione (di origine inglese) di uno scafo in legno, con
parziale sovrapposizione delle tavole che formano il fasciame in modo simile
alle tegole di un tetto.
Clipper:
veloce veliero utilizzato fino all'inizio del secolo per il trasporto di merci;
era caratterizzato da una forma slanciata ed elegante, e dalla velatura
imponente che garantiva medie difficilmente raggiungihili anche ai giorni
nostri.
Cockpit:
vedi pozzetto.
Codetta (fr.:
aussière: ingl.: tow line): lunga cima per ormeggio (o traino) data volta a
poppa.
Coffee
grinder (fr.: moulen à caffé; ingl.: coffee grinder): letteralmente
"macina caffè", sono così chiamati i verricelli di grandi dimensioni
che hanno il sistema a manovella separato dal corpo del verricello stesso e su
cui si fa leva rimanendo in piedi per potere esercitare una forza maggiore.
Collo (fr.:
clef; ingl.: turn): giro intero fatto fare ad un cavo intorno ad un oggetto.
Compensare (fr.:
compenser; ingl.: to compensate): correggere la deviazione magnetica affinchè
l'ago della bussola indichi senza errori il Nord magnetico.
Compensato (fr.:
contre-plaqué; ingl.: plywood): lastra di legno costituito da diversi strati
incollati e pressati tra loro, posti con le fibre in senso perpendicolare tra
strato e strato per ridurre la possibilità di dilatazione o deformazione della
struttura: il compensato marino è normalmente realizzato sovrapponendo fogli di
mogano e utilizzando colle resistenti all'ambiente marino; spesso il lato a
vista è in tèk o altro legno pregiato, eventualmente venato con sottili
listelli neri (per esterni) o bianchi (per interni ).
Contamiglia (fr.:
log; ingl.: log): strumento per contare le miglia percorse: è detto anche
solcometro.
Contender:
imbarcazione monoposto a deriva mobile di m. 4,87x1,24 progettata da Robert
Miller: è armata con la sola randa di mq 11.
Controranda (fr.:
flèche; ingl.: topsail): vela issata sopra la randa nelle attrezzature auriche,
normalmente inferita a un picco e a un alberetto: può essere di forma triangolare
o trapezoidale.
Coordinate
geografiche: vedi latitudine e longitudine.
Coperta (fr.:
pont; ingl.: deck): superficie che ricopre e racchiude superiormente lo scafo:
nelle moderne barche a vela in vetroresina tutte le aree calpestabili della
coperta sono rese antisdrucciole mediante corrugazioni ricavate direttamente
sullo stampo oppure con speciali vernici: sulle barche più lussuose si procede
ad una ricopertura con legni resistenti all'ambiente marino. come il tèk del
Siam.
Copiglia (fr.:
goupille; ingl.: cotter pin, split pin): spranghetta metallica che si conficca
nel foro di una vite o nell'occhiello di un perno, piegata poi a forcella per
fissarne la posizione o impedirne la fuoriuscita.
Coppa
America: vedi America's Cup.
Corda (fr.:
corde: ingl.: cord, rope): 1. l`unico pezzetto di corda esistente eventualmente
a bordo è quello che serve per muovere il batacchio della campana, tutte le
altre sono cime; 2. retta congiungente il punto di inferitura della randa con
la balumina.
Coronamento (fr.:
couronnement; ingl.: stern deck): spigolo superiore della poppa, alla
congiunzione tra scafo e coperta: è detta luce di coronamento la luce bianca di
poppa che deve restare accesa durante la navigazione notturna: secondo il
Codice Internazionale della navigazione essa ha un angolo di copertura di 135°,
centrato sull'asse longitudinale del battello.
Corpo
morto (fr.: corps-mort; ingl.: mooring-post): oggetto immerso, fissato sul
fondo, di peso. forma o dimensioni tali da permettere l'ormeggio di uno yacht;
il cavo di ormeggio in questo caso prende il nome di grippia.
Corrente:
1. (fr.: élongis; ingl.: carline) parte dell'ossatura longitudinale dello
scafo; 2. (fr.: courrent; ingl.: foll) lato della cima, opposto a quello in
tensione, utilizzato per fare un nodo; 3. (fr.: courant; ingl.: stream )
spostamento dell'acqua determinato da fenomeni naturali come maree o venti
dominanti.
CQR:
tipo di ancora a forma di vomere, il cui nome è l'abbreviazione fonetica della
parola inglese "secure"; dal ridotto ingombro e dalla buona tenuta in
particolare con sabbia e fango, è assai diffusa sulle imbarcazioni da diporto
come ancora primaria.
Crocette (fr.:
barres de flèche; ingl.: crosstrees, spreaders): aste poste lungo l'albero
perpendicolarmente ad esso: la loro funzione consiste nell'accrescere l'angolo
tra sartia e albero diminuendo così la tensione necessaria a mantenere
quest'ultimo in posizione.
Cubìa (fr.:
écubier; ingl.: hawser): apertura circolare sulla fiancata, normalmente sulle
navi a prua estrema, per fare passare la catena dell'ancora; spesso le barche
da diporto hanno una sola cubia sul piano di coperta, posta sopra il gavone
dell'ancora.
Cuccetta (fr.:
couchette; ingl.: bunk, pipe-cot): letto di una barca. normalmente di larghezza
contenuta, che può essere costituito da un ripiano di legno solidale allo scafo
(in inglese è da preferire il termine bunk) oppure da un telo sorretto da un
sistema antirollio formato da tubolari di metallo (in questo caso il termine
inglese è pipe-cot).
Cumulo (fr.:
cumulus; ingl.: cumulus): nube spessa, biancastra a sviluppo verticale, che
annuncia l'avvicinarsi di un temporale se tende a diventare più scura; piccoli
cumuli bianchi e isolati che svaniscono nelle ore più calde sono invece indice
di bel tempo.
Cumulonenbo (fr.:
cumulo-nimbus; ingl.: cumulo-nimbus): nube temporalesca a forte sviluppo
verticale (può superare gli 8000 metri): di imponenti dimensioni, con la parte
alta di colore bianchissimo che si apre nella caratteristica forma ad incudine,
mentre in basso è assai simile ai nembostrati: spesso associati al passaggio di
un fronte freddo, i cumulonembi sono accompagnati da violenti acquazzoni e
forti venti.
Cunningham:
lal nome di Briggs Cunningham, il suo ideatore: è una cimetta fatta scorrere
nell'apposito occhiello (cunningham hole) posto al di sopra del punto di mura;
quando è messa in tensione, consente di smagrire la parte di tessuto prossima
all'inferitura, spostando la freccia massima verso prua.
Cutter:
imbarcazione a vela armata con un solo albero sorretto a prua da più stralli,
così da potere issare contemporaneamente più fiocchi; derivato da un
caratteristico tipo di yacht sviluppatosi in particolare in Francia e in
Inghilterra alla fine del 1800, il moderno armamento a cutter presenta a prua
due stralli paralleli, uno più interno all'altro, così da potere issare due
fiocchi: lo yankee più a prua, dalla forma allungata, e con penna e bugna poste
più in alto di quelle corrispondenti della vela più interna, detta trinchetta;
in questo modo è possibile sfruttare l'effetto Venturi anche tra queste vele,
con notevole efficienza nelle andature di bolina.
Dacron: nome commerciale con cui sono venduti negli USA i filati poliesteri, equivalente al nome italiano Terital: il termine dacron è entrato nel linguaggio corrente dello yachting essendo la gran parte dei tessuti poliesteri per vele fabbricati negli Stati Uniti.
Danforth:
tipo di ancora piatta a marre articolate: la grande superficie delle marre
assicura una buona tenuta su fondali in sabbia e fango.
Dare
fondo all'ancora (fr.: mouiller; ingl.: to anchor): calare l'ancora in
mare, ancorare.
Dare
volta (fr.: amarrer; ingl.: to make fast, to cleat): legare saldamente una
cima ad un sostegno (bitta, anello, draglia) in modo che non si sciolga.
Dart :catamarano
monotipo mono o biposto progettato da Rodney March, avente lunghezza di m. 5,48
e larghezza di m. 2,28: la superficie velica è di 16,07 mq.
Declinazione
magnetica (fr.: (déclinaison magnetique; ingl.: magnetic variation):
angolo esistente tra il Nord geografico (o Nord vero) e il Nord magnetico.
Defender:
difensore;è così chiamato chi difende la Coppa America dalla sfida del
challenger.
Delfiniera:
sporgenza prodiera presente in prevalenza su imbarcazioni da pesca ed
utilizzata per l'avvistamento e la cattura delle prede.
Delta:
termine che rappresenta la D nell'alfabeto fonetico internazionale ICAO.
Denti
di cane (fr.: tarets; ingl.: barnacles): piccoli crostacei (cirripedi) che
si aggrappano stabilmente all'opera viva delle imbarcazioni, alterandone le
caratteristiche e compromettendone le prestazioni; per combatterli si usa
pitturare ogni parte immersa con speciali vernici contenenti sali o pigmenti
velenosi, le antivegetative (o antifouling).
Depressione (fr.:
dépression; ingl.: depression): area in cui la pressione atmosferica risulta
bassa rispetto ai valori normali.
Deriva:
1. (fr.: dérive; ingl.: centreboard) parte dell'opera viva a forma di lama,
fissa o mobile, posta normalmente al centro dello scafo per impedire lo
scarroccio; per questa ragione essa presenta una grande sezione laterale
rispetto a quella trasversale, che invece deve essere il più possibile
contenuta per limitare la resistenza all'avanzamento: 2. (fr.: dériveur; ingl.:
dinghy) per estensione al punto 1., il termine generico deriva indica una piccola
imbarcazione aperta o semipontata dotata di deriva mobile; 3. (fr.: dérive;
ingl.: drift, leeway) deviazione della rotta di una imbarcazione a causa delle
correnti.
Deviazione
magnetica (fr.: déviation magnetique; ingl.: magnetic deviation): angolo
esistente tra il Nord magnetico e la direzione indicata dall'ago della bussola
di bordo; la deviazione è provocata dalle masse ferrose (motore o altro)
presenti a bordo, perciò varia a seconda della rotta tenuta.
Diagramma
polare (fr.: diagramme polaire: ingl.: polar diagram): grafico che riporta
l'andamento delle velocità del vento apparente in tutte le possibili andature,
supposte costanti le velocità del vento reale e della barca.
Diamante:
1. (fr.: verge; ingl.: shank) parte centrale dell'ancora a cui sono unite le
marre e il fuso; 2. sistema composto da sartiole e pennaccini per
l'irrigidimento dell'albero frazionato.
Diciotto
piedi: imbarcazione monotipo australiana leggera e dalla superticie velica
particolarmente ampia.
Dinette:
vocabolo francese entrato nell'uso corrente nella nautica da diporto; indica lo
spazio sottocoperta occupato dal tavolo e dai divanetti, spes trasformabile in
letto matrimoniale.
Dinghy:
imbarcazione monoposto armata di sola randa con picco; fu progettata da
Cockshott nel 1913 e ammessa alle olimpiadi del 1920 e 1928: misura m.
3,66x1,42; la superficie velica è di mq 9,29.
Diporto (fr.:
plaisance; ingl.: pleasure): è la navigazione fatta per puro divertimento o
sport, senza fini di lucro.
Disalberare (fr.:
demater; ingl.: to dismast): rompere l'albero in seguito ad una violenta
raffica di vento.
Disarmare (fr.:
désarmer; ingl.: to lay up): nella nautica si intende il togliere ad una barca
tutte le attrezzature necessarie per navigare; è l'operazione che precede un
minuzioso controllo di tutte le componenti dello yacht.
Dislocamento (fr.:
déplacement; ingl.: displacement): peso del volume di acqua spostato dalla
barca (principio di Archimede), quindi peso totale effettivo dello yacht.
Doppiare:
superare un ostacolo. come un capo o un promontorio, seguendo una rotta molto
larga.
Doppino (fr.:
en double; ingl.: loop): termine con cui si indica genericamente il far passare
una cima attorno a una bitta, un anello o un qualsiasi oggetto, tenendo
entrambi i capi per potere tesare; molto usato è l'ormeggio con i cavi a
doppino, in quanto è possibile lasciare la banchina allontanandosi lentamente
(lascando uno dei capi del doppino), poi mollare un capo e recuperare
sull'altro senza dovere scendere a terra o sul tender per sciogliere l'eventuale
nodo.
Dormiente:
1. (fr.: bauquière: ingl.: shelf; strong back) parte longitudinale
dell'ossatura di un'imbarcazione: 2. (fr.: dormant; ingl.: fall) lato della
cima, utilizzata per un nodo, che va in tensione.
Douglas:
vedi Scala Douglas.
Draglia (fr.:
filière; ingl.: lifeline): cavetto teso tra i vari candelieri per impedire
cadute accidentali fuori bordo; I'insieme di draglie (normalmente due per lato
dello scafo. posizionate a diversa altezza) e dei candelieri forma la
battagliola.
Drifter:
fiocco molto grande fabbricato con tessuto assai leggero. Per poter essere
alzato quando esistono venti debolissimi; a volte non ha né i garrocci né il
gratile di inferitura per uno strallo cavo, ma viene semplicemente tenuta
tesata di drizza la fettuccia posta a rinforzo del bordo di ingresso del vento.
Dritta (fr.:
tribord; ingl.: starboard): destra in termine marinaro.
Dritto:
dritto di prua è la linea a prua estrema dove confluiscono le fiancate; quando
è arrotondato prende anche il nome di ruota di prua. Il dritto di poppa (fr.:
etambot: ingl.: sternpost) è, in modo simmetrico, la parte teminale della
poppa, quasi sempre costituita non dal congiungimento diretto delle fiancate e
dell'opera viva, ma da un ampio specchio di poppa, per accrescere lo spazio
vivibile a bordo e la stabilità di forma dello scafo.
Echo:
termine che rappresenta la E nell'alfabeto fonetico internazionale ICAO.
Ecoscandaglio (fr.:
echosondeur: ingl.: echo sounder): strumento elettronico per misurare la
profondità del mare; presente su tutte le barche moderne in sostituzione dello
scandaglio a mano, funziona sul principio della quasi uniforme velocità di
propagazione del suono in acqua: misurando il tempo di ritardo dell'eco di un
segnale a ultrasuoni emesso da un trasduttore posto in sentina, è possibile
determinare l'entità del fondale.
Effemeridi (fr.:
ephémérides; ingl.: ephemeris): raccolta di dati (pubblicata annualmente a cura
lell'lstituto Idrografico della Marina) che forniscono la posizione giornaliera
dei pianeti e delle principali stelle: è una pubblicazione indispensabile per
effettuare i calcoli relativi alla navigazione astronomica, cioè alla
determinazione del punto nave in relazione all'angolo con cui si osservano gli
astri rispetto all'orizzonte.
Effetto
evolutivo dell'elica: si intende 1a tendenza di una barca a spostare la prua
verso sinistra nella navigazione a motore quando la sua elica ha rotazione
destrorsa; il contrario per le eliche sinistrorse; questo effetto è
particolarmente evidente durante le manovre in retromarcia.
Effetto
Venturi: vedi Venturi.
Elica (fr.:
hélice; ingl.: propeller): organo di propulsione per natanti a motore.
Equipaggio (fr.:
équipage; ingl.: crew): insieme di persone a cui sono affidate le manovre di
una imbarcazione; ad ogni membro d'equipaggio viene assegnato prima della
partenza, di regola dallo skipper, una mansione da compiere a bordo durante la
navigazione.
Equipe (L'):
imbarcazione monotipo progettata nel 1981 da Marc Laurent; è armata con randa,
genoa e spinnaker e presenta una superficie velica (randa+fiocco) di mq 7,50:
le dimensioni sono m. 3,90x1,45.
Est (fr.:
Est; ingl.: East): punto cardinale, indicato con la lettera E, che corrisponde
all'oriente, ovvero ai 90`° della Rosa dei Venti.
Estradosso (fr.:
extrados; ingl.: extrados): superficie convessa della vela nel lato sottovento.
EttoPascal:
moderna unità di misura in sostituzione dei millibar; I hPa = 1 mbar.
Europa:
imbarcazione a vela monoposto con deriva mobile progettata dal belga Roland nel
1964; presenta una lunghezza di m. 3,35 per 1,38 di larghezza; la superficie
velica è di mq 7,40; ha fatto il suo esordio come Classe Olimpica femminile nel
1992 a Barcellona.
Evoluire (fr.:
changer de route; ingl.: to change course): cambiare la rotta.
Falchetta (fr.:
fargue: ingl.: toe-rail): nelle barche a remi è il luogo ove si trovano i
rinforzi ai punti di appoggio che alloggiano i remi: negli yachts a vela è
invece un bordo o un angolare in metallo o legno posizionato lungo il perimetro
esterno della coperta; serve per puntare i piedi (per esempio con lo yacht
sbandato) evitando il rischio di scivolare in mare; è sovente provvista di fori
per fare scolare l'acqua.
Fanali
di via (fr.: feux; ingl.: navigational lights): fanali che vengono accesi
di notte e si trovano ai lati della prua dello yacht: sono di colore diverso, a
dritta verde e a sinistra rosso; ognuno di essi copre un angolo di visuale di
112,5 gradi a partire da prua.
Farfalla (fr.:
voile en ciseau: ingl.: goose-winged): nelle andature in fil di ruota, si dice
navigare con le vele a farfalla quando esse vengono messe una su di un bordo e
l'altra su quello opposto (randa e fiocco si trovano così su opposte mura).
Faro (fr.:
phare; ingl.: lighthouse): sorgente di luce situata lungo la costa in posizione
elevata in modo da permetterne un avvistamento notturno da notevole distanza;
ogni faro emette un particolare tipo di luce, bianca. verde o rossa, con
frequenze o intermittenze differenti; queste caratteristiche vengono riportate
sulle cartine, oltre che sull'Elenco dei Fari e dei Segnali da nebbia, per
facilitare il riconoscimento del punto cospicuo da parte dei navigatori.
Fasciame (fr.:
bordage; ingl.: planking. plates): insieme delle tavole in legno o delle lamiere
di alluminio, ferro o acciaio che formano la parte esterna dello scafo,
ricoprendo l'ossatura; vi sono diversi tipi di fasciame come quello
sovrapposto, doppio, diagonale o a clinker.
Fastnet:
vedi Admiral's Cup.
Fathom:
"braccia": misura inglese utilizzata per indicare le profondità,
equivalente a 1,85 metri.
Feeder:
termine inglese per indicare l'invito situato all'inizio della canaletta dell
albero in cui viene inferita la ralinga della randa.
Femminella (fr.:
fémelot; ingl.: gudgeon): parte femmina di una cerniera, dove va inserito
l'agugliotto o il perno di rotazione.
Ferramenta (fr.:
accastillage; ingl.: fittings): l'insieme di tutti i componenti metallici
dell'attrezzatura.
Ferzo (fr.:
laize; ingl.: panel): ciascuna striscia di tessuto che cucita assieme ad altre
forma la vela: i moderni tagli hanno sostituito ai ferzi i pannelli, grazie
alla possibilità di utilizzare tessuti con trama e ordito orientati secondo le
linee di sforzo.
Fetch:
termine inglese usato per indicare il massimo cammino che il vento o un'onda
possono percorrere prima di incontrare ostacoli che ne modifichino il loro
avanzare.
Filare (fr.:
filer; ingl.: to slack): fare scorrere una cima allentando la presa.
Filare
per occhio (fr.: laisser filer; ingl.: to smoke the halyard): lasciare
completamente scorrere una drizza, una scotta o il cavo dell'ancora, fino a
farlo uscire dal suo alloggiamento; si tratta sempre di una manovra d'emergenza
(o un grave errore), ad esempio nel caso che si sia rotto lo spinnaker e non
sia possibile ammainarlo in altro modo che lasciandolo cadere in mare. Se si
rende necessario filare per occhio la catena dell'ancora, occorre legare il suo
capo ad una grippia e un galleggiante, così da riuscire poi a recuperarla.
Fil
di ruota (fr.: vent arrière; ingl.: running, dead running): andatura col
vento che sopraggiunge esattamente di poppa.
Fileggiare (fr.:
faseyer; ingl.: to flap): lo sbattere e sventolare della vela lungo il bordo di
inferitura; indica che la vela è troppo lasca o controvento.
Finn:
imbarcazione monoposto a deriva mobile progettata da Richard Sarby avente
lunghezza m. 4,50 e larghezza m. 1,51; la superficie velica è di mq 9,30; è
Classe Olimpica dal 1952.
Fiocco (fr.:
foc: ingl.: jib): termine generico di una vela di prua (cioè a pruavia dell'albero)
a taglio triangolare; normalmente inferita lungo lo strallo, assume nomi
diversi a seconda delle dimensioni, della forma, del peso del tessuto e del suo
uso specifico (genoa leggero o pesante, fiocco 1, 2, 3, olimpico, trinchetta,
yankee, tormentina, ecc.).
Fireball:
imbarcazione biposto a deriva mobile progettata da Peter Milne; I'armamento
prevede randa, fiocco e spinnaker, quest'ultimo avente una superficie velica di
13,20 mq; le misure sono m. 4,92x1,43.
FIV:
sigla della Federazione Italiana Vela: è la federazione nazionale che si occupa
dello yachting; organo del CONI e del CIO, Comitato Olimpico Internazionale,
limitatamente alle discipline olimpiche.
Floater:
spinnaker di tessuto particolarmente leggero, adatto quindi per venti molto
deboli.
Flush
deck: termine inglese usato per indicare una coperta completamente piatta, cioè
senza la tuga o altra sovrastruttura.
Flyng
Dutchman: imbarcazione biposto a deriva mobile progettata dall'olandese Uilke
Van Essen; Classe Olimpica dal 1960 al 1992, presenta una lunghezza di m. 6,05
per 1,70 di larghezza.
Flyng
Junior: imbarcazione a deriva mobile, biposto e dotata di randa e fiocco
progettata da Uilke Van Essen; presenta dimensioni di m. 4,03x1,50; un tempo
usata come barca scuola è ancora oggi molto diffusa.
Foxtrot:
termine che rappresenta la F nell'alfabeto fonetico internazionale ICAO.
Fonda (fr.:
mouillage: ingl.: seabed): punto in cui viene gettata l'ancora per fermare
l'imbarcazione.
Fondale (fr.:
fond; ingl.: depth): distanza tra la superficie del mare e il fondo, ovvero
profondità dell'acqua; questa grandezza è riportata in metri sulle carte
nautiche edite dall'Istituto Idrografico della Marina.
Fortress:
tipo di ancora a marre articolare: è simile alla Danforth dalla quale si
differenzia per la peculiarità di essere completamente smontabile.
Fortunale (fr.:
tempete; ingl.: gale): violenta tempesta.
Foschia (fr.:
brume: ingl.: haze): visibilità ridotta, ma ancora superiore a 1 km: sotto tale
distanza si usa il termine nebbia.
Fouling:
termine inglese usato per indicare l'insieme di vegetazione e incrostazione
animale che si osserva attaccato alla carena di una barca o, più in generale,
di un corpo rimasto a lungo immerso in acqua.
Frangente (fr.:
brisant; ingl.: breaker): sommità dell'onda che si frantuma in una cascata di
spruzzi e schiuma continuamente sospinta dal vento e dall'onda stessa.
Freccia(fr.:
fléche; ingl.: to camber): entità del grasso della vela determinato sulla
perpendicolare della corda della randa.
Frenello (fr.:
drosse; ingl.: steering wire, steering cable): cavo che tiene a freno una
manovra; in particolare i frenelli del timone sono i cavi (solitamente di
acciaio) che trasmettono i comandi dalla ruota alla pala.
Fronte (fr.:
front; ingl.: front): zona di contatto tra due masse d'aria aventi differenti
caratteristiche di temperatura, umidità e pressione, esso assume grande
importanza per la navigazione in quanto è al suo transitare che si verifica la
massima variabilità atmosferica, con repentini cambiamenti di vento e quindi di
stato del mare. Il fronte caldo è formato da aria calda e umida che si muove
sopra aria più fredda e secca; esso è associato ad ampi sistemi nuvolosi,
piogge persistenti e venti medi che si protraggono anche per alcuni giorni. Il
fronte freddo è invece formato da aria fredda che si muove spostando aria più
calda; il suo sviluppo è tipicamente verticale, con formazione di cumulonembi
associati a violenti temporali e forti colpi di vento. Se entrambe le masse
d'aria mostrano un movimento scarso o nullo, la zona di contatto prende il nome
di fronte stazionario, mentre se tutta l'aria calda è stata spinta in quota e
in superficie è rimasta solo l'aria fredda si è generato un fronte occluso
(abbassamento della temperatura, precipitazioni abbondanti e persistenti, venti
deboli).
Fullbatten:
randa steccata; le stecche (quattro o più a seconda della grandezza della vela)
contribuiscono a mantenere la forma della vela desiderata dal velaio, creando
il necessario grasso con vento leggero ed impedendo, in caso di vento forte,
che la concavità si accentui spostandosi verso poppa.
Fun:
imbarcazione monotipo cabinata: è stata progettata dai francesi Joubert e
Nivelt per un equipaggio di 4 persone; le dimensioni sono m. 7,50x2,50, con una
superficie velica (randa+genoa) di 29 mq.
Fuori
tutto (fr.: hors tout; ingl.: overall): lunghezza massima della barca.
Fuso (fr.:
verge; ingl.: shank): tronco principale dell'ancora dal quale si dipartono le
altre parti componenti.
Gaffa (fr.:gaffe; ingl.: boat-hook): vedi mezzo marinaio.
Galloccia (fr.:
taquet; ingl.: cleat): supporto o maniglia fissata alle pareti, spesso a forma
di pi greco, su cui viene data volta una cima.
Gambetto (fr.:
manille; ingl.: shackle): grillo di piccole dimensioni.
Garbino:
termine in uso lungo la costa del Medio-Alto Adriatico per indicare il vento
proveniente da sud-ovest (vedi libeccio).
Garroccio (fr.:
mousqueton; ingl.: safety hook, hank): particolare moschettone che viene
applicato sul bordo di inferitura per inferire (ingarrocciare) la vela allo
strallo.
Gassa (fr.:
oeil; ingl.: eye): nodo per formare un anello al termine di una cima così che
essa possa serrare senza strozzare; ne esistono di vari tipi, la più nota e la
gassia d'amante (fr.: noeud de chaise; ingl.: bowline) usata per fissare la
scotta alla vela, essendo un nodo che non si scioglie con la cima in tensione.
Gavitello (fr.:
bouée; ingl.: buoy): piccola boa o altro oggetto galleggiante che segnala la
presenza di un corpo morto o un'ancora, a cui è collegata mediante un cavo
chiamato grippia.
Gavone (fr.:
coqueron; ingl.: peak, forepeak): piccolo locale o ripostiglio per stivare vele
o oggetti.
Gel-coat:
resina poliestere usata per dare allo scafo di vetroresina protezione
dall'acqua e dall'attacco degli agenti atmosferici e chimici.
Gennaker:
vela di prua dalle notevoli dimensioni e di forma asimmetrica che viene murata
come un genoa non inferito. Viene utilizzato con andature al traverso o di
bolina larga.
Genoa:
è il fiocco di bordo dalle maggiori dimensioni, con una lunga base così che la
bugna, nelle andature di bolina, è a poppavia dell'albero di una distanza pari
anche alla metà di quella tra l'albero stesso e il punto di mura (genoa al
150%); così chiamato dagli inglesi, deve il suo nome alla città di Genova dove
fu utilizzato per la prima volta nel 1926 in occasione delle regate
internazionali di febbraio.
Ghindante (fr.:
guindant; ingl.: luff): lato della vela che va dall'angolo di drizza all'angolo
di mura; è la parte della vela che viene inferita lungo la canaletta dell
'albero.
Giardinetto (fr.:
grand largue; ingl.: tuck): parte della barca tra il fianco e la poppa; può
essere a spigolo o arrotondato a raccordare lo scafo.
Giornale
di bordo (fr.: journal de bord; ingl.: logbook): registro su cui lo
skipper riporta, a scadenze orarie, tutti i dati e le variazioni concernenti la
navigazione (ad esempio i cambiamenti di rotta, le condizioni del mare,
l'intensità e la variazione del vento, ecc.).
Giri
di bussola (fr.: compensation; ingl.: compass swinging): operazione per
determinare le deviazioni della bussola a seconda dell'angolo di rotta, così da
apportare le necessarie correzioni durante i calcoli di carteggio.
Giuncare (fr.:
ferler; ingl.: to wool): legare lo spinnaker con sottili fili di lana o piccoli
elastici, così che le balumine rimangano congiunte e tutta la vela, una volta
terminata l'operazione, assomigli a un lungo "salame": questo modo di
legare lo spi consente che esso non si apra e prenda vento durante la fase di
issata, ma solo quando l'equipaggio cazza braccio e scotta, ovvero apre la base
dando inizio alla schiusa.
GMT:
Greenwich Mean Time, vedi Greenwich.
Goletta (fr.:
goélette; ingl.: schooner): barca a vela con due o tre alberi dalla tipica
inclinazione verso poppa; in particolare l'albero più a pruavia è più basso dell'altro
o degli altri.
Golf:
termine che rappresenta la G nell'alfabeto fonetico internazionale ICAO.
Golfare (fr.:
piton a oeil; ingl.: eye-bolt, padeye): supporto metallico a forma di anello
saldamente fissato alla coperta per agganciarvi cime, bozzelli, paranchi, ecc.
Gomena (fr.:
cable; ingl.: mooring cable): cavo di notevole spessore utilizzato per
l'ormeggio di navi di grandi dimensioni.
Goniometro (fr.:
goniomètre; ingl.: goniometer): strumento per misurare gli angoli.
Governare (fr.:gouverner;
ingl.: to steer): condurre un'imbarcazione.
GPS:
Global Positioning System; è un sistema per la determinazione in tempo reale
della esatta posizione sul pianeta, in latitudine, longitudine e altezza: è
basato sul rilevamento effettuato da uno strumento ricevente (detto
semplicemente GPS) che capta e decodifica i segnali radio emessi da almeno
quattro satelliti su un totale di 24 posti in orbita a questo scopo.
Gran
lasco (fr.: grand-large; ingl.: broad reach): vedi andatura.
Grappino (fr.:grappin;
ingl.: grapnel): piccola ancora con quattro marre, spesso chiudibile a ombrello
per favorirne lo stivaggio; è usata soprattutto sui gommoni, battellini di
servizio e barche di piccola dimensione in genere.
Grasso
della vela (fr.: creux; ingl.: fullness): zona della vela in cui il
tessuto, appositamente tagliato e cucito in eccedenza, forma una consistente
concavità.
Gratile (fr.:
ralingue; ingl.: bolt rope): cima posta a rinforzo dell'orlo nella base delle
vele (da non confondere con quella a rinforzo dell'inferitura, detta ralinga):
in particolare nella randa il gratile funge da spessore per inferire la base
nella canaletta del boma.
Grecale:
freddo vento di NE; soffia sovente con grande intensità, specie in inverno; è
detto anche Greco o Bora (spostata leggermente più verso Nord).
Greenwich:
sede di un importante osservatorio astronomico nei pressi di Londra; per
convenzione internazionale il meridiano passante per Greenwich è quello 0 di
riferimento; il termine GMT (Greenwich Mean Time) indica che l'ora è quella del
tempo medio presente a Greenwich, utilizzata in tutti i calcoli astronomici e
nautici, recentemente sostituita dal tempo UTC, di uguale valore.
Grembiule (fr.:
bavette; ingl.: skirt, foot round): è la parte bassa del genoa, quella tagliata
molto grassa.
Grey-tape:
nastro grigio da vele utilizzato in particolare per proteggere la testa delle
crocette.
Grillo (fr.:
manille; ingl.: shackle): asta o tondino di metallo (quasi sempre acciaio inox)
piegata ad U con le estremità appiattite o forate in modo da potervi inserire
un perno (detto traversino) che può essere filettato, bloccato da una copiglia
o fermato da un arresto.
Grippia (fr.:
orin; ingl.: buoy rope): cavo che unisce un oggetto galleggiante ad uno
immerso, ad esempio la grippia che unisce un battello ormeggiato a un corpo
morto, oppure quella collegata ad una boetta per segnalare la posizione
dell'ancora.
Grippiale (fr.:
orin; ingl.: tripping line): boetta o gavitello unito ad una grippia.
Groppo (fr.:
grain; ingl.: squall, gust): improvviso e violento colpo di vento, spesso
accompagnato da sistemi nuvolosi formati da scuri nembostrati carichi di
pioggia (linea dei groppi).
Guadagnare
al vento (fr.: gagner au vent; ingl.: to lift) portarsi più sopravvento
mediante bordi.
Guaina (fr.:
chaussette a spi; ingl.: spinnaker sleeve): sacca di nylon che funge da
contenitore in cui lo spinnaker viene alloggiato per essere velocemente alzato
e, successivamente, ammainato.
Guardapalma (fr.:
paumelle; ingl.: sailmaker's palm): per il velaio è l'equivalente del ditale
dei sarti, realizzato in modo simile alla palma di un guanto con una piastrina
bugnata ove poggiare ii grosso ago da vela per fare forza.
Hall:
tipo di ancora a marre articolate: di peso notevole, tiene bene su qualsiasi
tipo di fondale e viene usata prevalentemente su yacht dal grande dislocamento.
Head
foil: strallo cavo.
Hobie
Cat: classe di catamarani tra i più diffusi nel mondo: progettati da Hobie
Alter vanno dai 4 ai 6,5 metri di lunghezza; in particolare l'Hobie Cat 16
(senza deriva mobile e dalla caratteristica forma a banana) ha una lunghezza di
m. 5,11 e una larghezza di m. 2,41 con una superficie velica di mq 20,26;
l`Hobie Cat 18, anch'esso biposto misura m. 5.94x2,44 con una superficie velica
di mq 22,30.
lmbarcazione (fr.: bateau; ingl.: boat): nome comune che indica uno scafo di ridotte dimensioni; per la legge italiana sulla navigazione da diporto col termine imbarcazione si definisce una barca avente lunghezza fuori tutto superiore a 6 metri (altrimenti è un natante) e stazza lorda compresa tra le 3 e le 50 tonnellate (sopra detto limite è una nave).
Imbrogliare (fr.:
carguer; ingl.: to tie down): termine ormai in disuso per legare una vela al
pennone o all'albero, impedendole così di gonfiarsi al vento.
Immersione:
vedi pescaggio.
Impalmatura (fr.:
surliure; ingl: whipping): legatura fatta in cima ad un cavo per impedire che i
vari trefoli possano discommettersi e strecciarsi.
Impiombatura (fr.:epissure;
ingl.: splice): intreccio dei legnoli di due o più cime per formare un
occhiello, impedire che il cavo si strefoli o per effettuare una giunta: si
eseguono anche impiombature tra cavi di tessile o di acciaio, ad esempio per le
drizze che così sono meno soggette ad allungamenti sotto sforzo.
Impoppata:
il navigare in poppa pieno a forte velocità.
Incagliare,
incagliarsi (fr.: échouér; ingl.: to run aground): dicesi di una
imbarcazione la cui chiglia va ad incastrarsi sul fondo immobilizzandosi.
Incattivare (fr.:
enbroilleur; ingl.: to foul): l'impigliarsi e intrecciarsi di una cima su se
stessa, con altri cavi o su oggetti estranei.
Inclinazione
dell'albero (fr.: quete; ingl.: rake): appoppamento della testa d'albero;
questa regolazione viene effettuata nel caso in cui si voglia modificare la
posizione del centro di spinta rispetto al centro di deriva.
Inclinometro (fr.:
gitometre; ingl.: inclinometer): misuratore dell'angolo di sbandamento.
Incocciare (fr.:
attacher; ingl.: to hook): attaccare stabilmente una cima a un punto fisso
della barca; per estensione dicesi anche del porre in opera grilli e
moschettoni e nel fare passare una cima in un anello o in un punto obbligato,
ad esempio il braccio dello spi nella varea del tangone.
India:
termine che rappresenta la I nell'alfabeto fonetico internazionale ICAO.
Inferire (fr.:
enverguer; ingl.: to bend): inserire l'inferitura della vela nell'apposita
canaletta.
Inferitura (fr.:
envergure; ingl.: luff): lato della vela che, una volta issata, viene ad essere
solidale con l'albero (inferitura di randa) o lo strallo (inferitura del genoa
o dei fiocchi).
Ingarrocciare (fr.:
endrailler; ingl.: to hank on): inferire il fiocco allo strallo mediante il
posizionamento dei vari garrocci (moschettoni legati alla vela muniti di un
pistoncino mobile con cui catturare lo strallo).
Ingavonare (fr.:
enfourner; ingl.: to swamp ): atto della barca di rollare tanto da essere
parzialmente sommersa, a causa di un'onda, una raffica di vento o manovra
errata.
Ingiuncare:
vedi giuncare.
Inquadrare:
vedi bracciare.
Intelligenza (fr.:
apercu; ingl.: answering pennant): bandiera del Codice Internazionale dei
segnali che, issata isolata, significa "ho capito": se issata a metà
corsa significa "ho ricevuto il messaggio ma non l'ho ancora interpretato";
se issata dalla giuria di regata assume diversi significati.
Intermedio:
vedi working jib.
Intradosso (fr.:
intrados; ingl.: intrados): superficie concava della vela nel lato di
sopravvento.
Intugliare (fr.:
faire ajut; ingl.: to join): collegare tra loro due cime, così da formare un
cavo più lungo.
Invasatura (fr.:
ber; ingl.: cradle): telaio per sostenere una barca in secco.
IOR:
International Offshore Rule, regolamento internazionale di stazza per le regate
d'altura.
Isobara (fr.:
isobare; ingl.: isobar): linea che sulle carte meteo unisce punti aventi tutti
la stessa pressione.
Isoterma (fr.:
isotherme; ingl.: isotherm): linea che unisce punti aventi tutti la stessa
temperatura.
Issare (fr.:
hisser; ingl.: to hoist): far alzare per mezzo di apposite cime, dette drizze,
le vele dello yacht.
IYRU:
International Yacht Racing Union, associazione internazionale delle varie
federazioni nazionali di vela; organo che sovraintende a tutte le attività
veliche a carattere mondiale.
J
24: imbarcazione monotipo a bulbo tra le più diffuse al mondo; è stata
progettata da Rod Johnstone per un equipaggio di 5 persone e presenta una
lunghezza fuori tutto di m. 7,32 per una larghezza di m. 21,72; la superficie
velica è di mq 32,20.
Jib:
termine inglese per indicare i fiocchi, ovvero le vele di prua come l'olimpico
e la tormentina.
Jockey-pole:
vedi buttafuori.
K:
kilo nell'alfabeto fonetico internazionale (Codice ICAO); nell'alfabeto mlorse corrisponde
a "- . -" (linea-punto-linea): secondo il Codice Internazionale dei
Segnali quando la bandiera K viene alzata isolata significa "desidero
comunicare con voi".
Ketch:
barca a vela munita di due alberi, di cui quello più a pruavia (I'albero di maestra)
è più alto dell'altro (albero di mezzana): quest'ultimo è comunque posizionato
davanti all'asse del timone, altrimenti la barca prenderebbe il nome di yawl,
in cui la randa di mezzana è utilizzata più come organo direzionale
("timone a vento") che come propulsore.
Kevlar:
fibra aramidica (poliammidica aromatica) dal tipico colore giallognolo;
recentemente è stata introdotta anche nella nautica da diporto sia nella
costruzione degli scafi che nella realizzazione delle vele e delle cime per le
sue straordinarie doti di resistenza alla trazione; infatti il kevlar è cinque
volte più resistente dell'acciaio, a parità di peso. con allungamento sotto
sforzo praticamente nullo.
Lamellare (fr.: lamellé, ingl.: laminated): modo di costruire gli scafi in legno sovrapponendo sottili listelli in vari strati disposti diagonalmente tra loro, legando il tutto con particolari colle così che, a sandwich ultimato, la struttura non risente di alcuna deformazione indotta dall'assorbimento di acqua da parte del legno.
Landa (fr.
cadéne; ingl.: chain-plate): spranga di acciaio saldamente vincolata alle
paratie o allo scafo e a cui vengono fissate le sartie mediante gli arridatoi.
Lascare (fr.:
lacher, choquer; ingl.: to ease): diminuire la tensione su una cima; contrario
di cazzare; l'operazione si differenzia da mollare, che invece indica il
togliere tutta la tensione sulla cima.
Lasco (fr.:
largue; ingl.: reach): vedi andatura.
Laser:
1. imbarcazione monoposto a deriva mobile a baionetta progettata la Bruce
Kirby; dotata di sola randa (attrezzatura a cat) ha una superficie velica di mq
7,06; misura m. 4,23x1,37; è stata eletta classe Olimpica a partire dal l996;
2. Laser 2: imbarcazione monotipo con deriva mobile progettata da lan Bruce; è
un biposto armato con randa (mq 8,64), fiocco (mq 2,88) e spinnaker (mq 10,20);
misura m. 4,39x1,42. Latina (fr. voile latin; ingl.: lateen sail): vela
triangolare il cui lato prodiero è inferito ad un antenna.
Latitudine (fr.
latitude; ingl.: latitude): distanza angolare in gradi e minuti primi di un
luogo dall'Equatore, misurata lungo il meridiano che passa per il luogo stesso:
latitudine e longitudine costituiscono le coordinate geografiche di un punto.
Lazy
jacks: piccole cime issate ad entrambi i lati della randa, tra l'albero ed il
boma. per far scendere la vela all'interno di un percorso obbligato.
Lechner
A-390: tavola a vela a dislocamento progettata da George Lechner: Classe
Olimpica nel 1988 e nel 1992, misura m. 3,90x0,63 ed ha una superficie velica
di mq 6,80.
Leech:
termine inglese per balumina.
Lega
leggera (fr.: alliage légère; ingl.: light alloy): materiale a base di
lega di alluminio utilizzato nella costruzione di alberi e boma: recentemente è
stato introdotto anche per la realizzazione di scafi aventi dislocamento
medio-leggero.
Levante (fr.:
vent d'est: ingl.: east wind): vento proveniente da Est.
Level
Class: classe di barche aventi tutte il medesimo rating; in competizione
l'ordine di classifica è stabilito dagli arrivi in tempo reale.
Lezzino (fr.:
lusin; ingl.: cod line): piccolo cavo utilizzato per legature.
Libeccio (fr.:
libeccio o vent de sud ouest; ingl.: south-west wind): vento di direzione SW,
quasi sempre violento con intensità superiore anche ai 40 nodi; solleva molto
mare specie nei bacini occidentali italiani risultando tra i più pericolosi per
la navigazione da diporto in quanto è spesso seguito da una perturbazione.
Life
line: letteralmente linea della vita, è una cima distesa in coperta e
saldamente fissata a prua e a poppa, a cui agganciare il moschettone della
cintura di sicurezza durante manovre con cattivo tempo.
Lightning:
imbarcazione monotipo a deriva mobile progettata nel 1939 da Olin Stephens:
misura m. 5,79xm. 1,99 con uno spinnaker di mq 16,36; l'equipaggio è formato da
tre persone.
Lima:
termine che rappresenta la L nell'alfabeto fonetico internazionale ICAO.
Linea
di fede (fr.: ligne de foi; ingl.: lubber line): tacca o segnale sulla
bussola che indica l'asse longitudinale dello yacht, cioè la direzione di
avanzamento; serve per leggere sulla rosa della bussola i gradi della rotta
rispetto al Nord magnetico.
Linea
di galleggiamento (fr.: ligne de flottaison; ingl.: water-line): è la
linea di separazione tra la parte di scafo immerso (opera viva) e quello emerso
(opera morta): normalmente viene disegnata alcuni centimetri sopra quella reale
per potere facilmente osservare l'assetto longitudinale della barca.
Log:
viene correntemente chiamato con questo termine anche il misuratore di
velocità, ma il termine italiano corretto sarebbe tachimetro. Vedi contamiglia.
Longitudine (fr.:
longitude; ingl.: longitude): distanza angolare in gradi e minuti primi di un
luogo dal meridiano di Greenwich (riferimento internazionale), determinata
lungo il parallelo passante per quel punto.
Loran:
sigla per Long Range Navigation, o meglio navigazione a lungo raggio: il
termine indica un sistema di navigazione elettronica per determinare la
posizione basandosi sulle differenze dei tempi di ricezione di segnali radio
emessi contemporaneamente da più stazioni di riferimento; attualmente è
utilizzato il sistema Loran C, un perfezionamento dell`originale ormai in
disuso.
Losca (fr.:
jaumière; ingl.: rudder trunk): foro ricavato a poppa per inserirvi la parte
superiore dell`asse del timone a cui è fissata la barra.
Lossodromica (fr.:
route lossodromique; ingl.: true course): dicesi di rotta quando nell`andare da
un punto ad un altro è mantenuto un angolo costante rispetto ai meridiani, cioè
appare sulla carta nautica come una linea retta; in generale tutte le rotte
effettuate per diporto sono lossodromiche.
Luffing
match: manovra nella quale la barca più sottovento cerca di stringere la bolina
in modo da costringere le barche più sopravvento alla stessa operazione, perchè
se la loro efficienza di bolina stretta è inferiore perderanno rapidamente
terreno.
Lunghezza
al galleggiamento (fr.: ligne de flottaison; ingl.: waterline): lunghezza
dell'imbarcazione calcolata all'altezza del galleggiamento della stessa.
Lunghezza
d'onda (fr.: longueur de vague; ingl: wave length): distanza tra due
creste (o due cavi) di onde, una di seguito all'altra, determinata
parallelamente alla superficie del mare.
Lunghezza
fuori tutto (fr.: longueur hors-tout; ingl.: length overall): lunghezza
massima di uno scafo.
Madiere (fr.: varangue; ingl.: floor): ossatura in legno posizionata trasversalmente alla chiglia; unendo due costole forma un'ordinata.
Maestrale (fr.:
mistral; ingl.: north west wind): vento che soffia da nord-ovest; chiamato
anche col termine francese Mistral, soffia violento, specie durante il
passaggio di una perturbazione, generando condizioni di mare assai dure per la
navigazione.
Maglia (fr.:
maille; ingl.: link): anello di catena.
Manica
a vento (fr.: dorade; ingl.: ventilator, vent, dorade): presa d'aria
collocata in coperta, dotata di cuffia girevole al fine di evitare l'entrata
d'acqua sottocoperta.
Maniglia (fr.:
manille; ingl.: shackle): attrezzatura usata per unire due anelli dalla forma
ad U e la cui apertura viene regolata da una copiglia avvitabile.
Mano
di grasso (fr.: ris de fond; ingl.: flattering reef): detta anche
"mezza mano" perchè si riferisce alla parte più concava della randa,
subito in prossimità del boma; prendere la mano di grasso significa togliere
dall'area esposta al vento la parte più grassa, ovvero smagrire la randa.
Mano
di terzaroli (fr.: ris; ingl.: reef): una porzione tella randa (o anche
dei fiocchi) che si può ammainare e raccogliere tenendola ben serrata con 1'ausilio
di cimette dette matafioni. Prendere i terzaroli (prima, seconda e a volte
anche terza mano) significa ridurre progressivamente l'area della randa esposta
al vento.
Manovre
correnti (fr.: gréement courant; ingl.: running rigging): l'insieme delle
cime utilizzate per issare e tesare le vele (scotte, drizze, amantigli, ecc.).
Manovre
dormienti (fr.: gréement dormant: ingl.: standing rigging): I'insieme dei
cavi (fissi e in tensione) che sorreggono l'albero (drizze, stralli).
Marconi:
attrezzatura velica così denominata perchè le imbarcazioni attrezzate con
questo tipo di vele ricordavano le antenne della radio inventata dallo
scienziato italiano: è l'attrezzatura usata su tutte le moderne imbarcazioni a
vela.
Mare
al giardinetto (ingl.: quarter-sea): offrire all'onda il giardinetto della
barca, ovvero mantenere una rotta tale che il mare sopraggiunga per 3/4 da
poppa.
Mare
al mascone (ingl.: head-sea) presentare alle onde il mascone, cioè
mantenere una rotta tale che la barca avanzi e salga sul fronte d'onda in
arrivo con un angolo di circa 45 gradi rispetto ad esso.
Marea (fr.:
marée; ingl.: tide): periodica variazione del livello del mare causata
dall'attrazione di luna e sole combinata col moto terrestre.
Margherita,
nodo (fr.: jambe de chien; ingl.: sheepshank): nodo utilizzato allo scopo
di accorciare una cima così da evitare di tagliarla.
Marina:
porto turistico attrezzato appositamente per le imbarcazioni da diporto.
Marra (fr.:
bras; ingl.: fluke): uno dei bracci dell'ancora. il cui scopo è di affondare
nel terreno.
Mascone (fr.:
epaule; ingl.: bows): parte prodiera (di dritta o di sinistra) della barca,
subito a poppavia della prua.
Mastra (fr.:
etambrai; ingl.: mast hole): foro praticato sulla coperta o sulla tuga per far
passare l'albero, che in questo caso si dice passante (con piede in chiglia).
Matafione (fr.:
garcette; ingl.: reef point): cimetta utilizzata per legare la vela dopo aver
preso una o più mani di terzaroli.
Matt:
fibra di vetro pressata a stuoia e utilizzata nella costruzione delle barche in
vetroresina.
May
Day: chiamata radio di richiesta di soccorso, normalmente sul canale 16 VHF;
deriva dal francese "m'aider", aiutatemi.
Meda (fr.:
balise; ingl.: beacon): segnalamento marittimo per avvisare di pericoli o per
aiutare negli allineamenti.
Meltemi:
vento prettamente estivo che spira da nord nella zona del Mare Egeo.
Meolo (fr.:
hale-bas de chute; ingl.: leech-line): sottile sagola fatta passare all'interno
di una guaina cucita lungo la balumina; tesando o lascando il meolo è possibile
evitare il fileggiare della vela o variare la sua concavità lungo la caduta
poppiera.
Mercatore (Gerhard
Kremer): geografo belga a cui si deve l'invenzione dell'omonima proiezione
delle carte nautiche ancora oggi utilizzata.
Meridiano (fr.:
méridien; ingl.: meridian): circolo massimo terrestre passante per i poli e
perpendicolare ai paralleli (vedi anche Greenwich).
Merlino (fr.:
merlin; ingl.: marlin twine): sottile cavo utilizzato per cuciture a mano.
Mettere
in chiaro: fare ordine; nel caso sia riferito ad una cima significa predisporla
affinchè non si imbrogli durante una manovra.
Mezza
mano: vedi mano di grasso.
Mezzana:
1. albero situato più a poppavia di quello di maestra (vedi ketch); 2. (fr.:
artimon; ingl.: mizzen) randa inferita sull'albero di mezzana.
Mezzo
collo (fr.: demi-clé; ingl.: half hitch): dare volta a una cima facendogli
fare un mezzo giro su se stessa, ad occhiello, così che il corrente passi
sempre sotto e tenda ad autostrozzarsi; è la forma più semplice di nodo.
Mezzo
marinaio (fr.: gaffe; ingl.: boat hook): lunga asta utilizzata nelle
manovre di ormeggio per recuperare un cavo (mediante un gancio) o per
allontanarsi (facendo forza sul puntale).
Miglio (fr.
mille nautique; ingl.: nautical mile): misura di distanza: il miglio marino è la
distanza equivalente a un primo di latitudine, cioè 1851,8 metri (il miglio
terrestre è invece 0,869 miglia marine, cioè 1,609 chilometri).
Mike:
termine che rappresenta la lettera M nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO.
Millibar:
unità di misura della pressione atmosferica equivalente a 1000 dine per cmq.
Miraglio:
struttura verticale aggiunta ad un segnalamento per renderlo più facilmente
avvistabile.
Mistral:
1. vedi maestrale: 2. tavola a vela monotipo progettata da E. Prade; classe
olimpica dal 1996, misura m. 3,80x0.68; superficie velica di mq 6.
Mollare (fr.:
larguer; myl.: to cast off, to ease): allentare completamente la tensione su
una cima o un cavo.
Monotipo (fr.:
monotype; ingl.: one design): serie di imbarcazioni identiche per misure e
disegno le quali possono competere in regata senza la necessità di ricorrere ai
tempi compensati.
Morse:
alfabeto telegrafico inventato da Samuel Morse: il sistema si basa su di un
insieme combinato di linee e punti in grado di rappresentare tutte le lettere
dell'alfabeto.
Mortaio (fr.:
boitier; ingl.: compass bowl): vedi bussola.
Moschettone (fr.:
mousqueton; ingl.: hank): gancio apribile usato per incocciare una drizza o per
ingarrocciare una vela: quello usato per il fiocco è chiamato garroccio.
Mostravento (fr.:
girouette; ingl.: wind vane): vedi segnavento.
Motorsailer (fr.:
motor-sailer; ingl.: motorsailer): barca da diporto a vela dotata di un motore
il cui numero di cavalli supera numericamente la metà dei metri quadrati di
velatura disponibile; in questo caso per la Legge è considerata barca a motore
dotata di velatura ausiliaria.
MPS:
ovvero Multi Purpose Sail, vela per le andature portanti concepita per la
crociera; è realizzata in tessuto da spinnaker, da cui si differenzia per la
asimmetria del taglio; l'MPS è infatti murato a prua come un fiocco
(eventualmente con una corta borosa) e issato non ingarrocciato, col punto di
scotta manovrato come uno spinnaker; può assumere anche altri nomi, a seconda
della veleria che lo fabbrica.
Mura (fr.:
amure; ingl.: tack): l'angolo di mura (detto anche bugna) è l'angolo anteriore
in basso di una vela, sia essa randa o fiocco. e viene fissato nel punto di
mura: quest'ultimo si trova alla base dello strallo per le vele di prua e alla
congiunzione tra albero e boma per la randa. Nei moderni yachts la mura del
fiocco e quella di randa si trovano entrambe lungo l'asse longitudinale della
barca, per cui con i termini mura a dritta o mura a sinistra viene inteso che
il vento colpisce rispettivamente il lato destro o quello sinistro dello scafo;
cambiare di mura è quindi sinonimo di virare di bordo.
Murare (fr.:
fixer le point d'amure; ingl.: to attack): fissare l'angolo di mura della vela.
Murata (fr.:
muraille; ingl.: bulwarks, gunnel): il fianco dello scafo.
Musone (fr.:
davier; ingl.: bowplate): è la ferramenta che si trova a prua estrema e
generalmente composta da un unico blocco con l'attacco per lo strallo e il
passacatena dell'ancora.
Mylar:
pellicola di poliestere utilizzata per confezionare vele per vento leggero: la
sostituzione del tradizionale tessuto con una pellicola comporta l'ottenimento
di una vela con un coefficiente di elasticità uguale lungo ogni direzione di
sollecitazione, ovvero senza maggiore allungamento e deformazione nel senso
della trama.
Nadir (fr.:
nadir; ingl.: nadir): punto immaginario posto sulla verticale passante per
l'osservatore, direttamente sotto i suoi piedi; il suo opposto è lo zenit.
Natante:
barca o altro oggetto costruito per navigare in genere; la legge italiana con
questo termine definisce le piccole unità da diporto, di lunghezza non
superiore a 6 metri, con motorizzazione inferiore ai 20 HP e stazza lorda non
superiore alle 3 tonnellate.
Naufragio (fr.:
naufragé; ingl.: wreck, sinking): sinistro che comporta la perdita o la trasformazione
in relitto dello yacht.
Nautica (fr.:
art nautique; ingl.: navigation): l'arte e la tecnica del navigare.
Nautofono (fr.:
nautophone; ingl.: foghorn): strumento per segnali sonori da utilizzarsi in
caso di nebbia o scarsa visibilità.
Nave (fr.:
navire; ingl.: ship): termine generico per indicare una barca di grande
dimensione; per la legge italiana la nave deve avere stazza lorda superiore
alle 50 tonnellate, altrimenti dicesi imbarcazione.
Navigare (fr.:
naviguer; ingl.: to navigate): viaggiare sull'acqua per mezzo di
un'imbarcazione.
Navigatore:
1. (fr.: navigateur; ingl.: sailor) colui che va per mare; 2. (fr.: navigateur;
ingl.: navigator): addetto al tracciamento della rotta; in marina il compito è
svolto dall'Ufficiale di Rotta.
Navigazione (fr.:
navigation; ingl.: navigation): l'atto del trasportare o del viaggiare
sull'acqua; 1. la navigazione astronomica (fr.: navigation astronomique; ingl.:
astronomic navigation) consente, con l'aiuto del sestante e delle effemeridi,
di rilevare il punto nave osservando gli astri; 2. la navigazione costiera
(fr.: navigation cotiére; ingl.: coastal navigation) consiste nel navigare
tenendo conto dei punti cospicui e dei punti di riferimento in genere situati
lungo la costa; 3. la navigazione stimata (fr.: navigation a l'estime: ingl.:
dead reckoning) è la più comune tra i diportisti e consiste nel valutare la
posizione istantanea della barca grazie alla distanza stimata percorsa lungo la
rotta, anch'essa stimata, tenendo conto delle influenze di deriva e scarroccio.
Nebbia (fr.:
brume; ingl.: fog): condensazione dell'umidità atmosferica in minutissime
goccioline d'acqua che riducono la visibilità a meno di 1 km (altrimenti dicesi
foschia).
Nembostrato (fr.:
nimbostratus: ingl.: nimbostratus): nube di pioggia molto scura e con margini
frastagliati che si trova a circa 1500-2200 metri di altezza; nella parte
inferiore, dove cade una pioggia continua, appare sfrangiata.
Nodo (fr.:
noeud: ingl.: knot): 1. intreccio tra uno o più cavi in modo da ottenere delle legature;
2. unità di misura che indica la velocità di un'imbarcazione corrispondente ad
un miglio marino, ovvero a 1852 metri.
Nominativo
internazionale (fr.: code d'appel: ingl.: international code): gruppo di
quattro lettere dell'alfabeto che identificano un'imbarcazione.
Nord (fr.:
Nord; ingl.: North): punto cardinale, indicato con la lettera N, che
corrisponde al settentrione, ovvero ai 0 gradi della Rosa dei Venti.
Nostromo (fr.:
maitre; ingl.: bosun): responsabile dell'equipaggio e delle attrezzature di
bordo; nella marina militare è il sottufficiale incaricato ai servizi di
carattere marinaresco.
Oblò (fr.: hublot; ingl.: porthole): finestratura circolare lungo il fianco dello scafo o della tuga, normalmente con robusto portello di vetro munito di guarnizione stagna.
Occhiello (fr.:
anneau; ingl.: cringle): foro sulla vela, rinforzato lungo i bordi con un
anello di metallo o plastica; serve a permettere il passaggio delle borose o
dei matafioni: è detto anche brancarella.
Ochette (fr.:
moutons; ingl.: whitecaps): sono così chiamate le prime creste bianche che si
formano sulla superficie del mare e che denotano un vento superiore ai 15 nodi.
Off-shore:
vedi altura.
Ombrinale (fr.:
dalot; ingl.: scupper): apertura sul fondo del pozzetto direttamente collegata
a mare, per permettere lo svuotamento dell'acqua eventualmente entrata.
Onda (fr.:
vague; ingl.: wave): massa d'acqua che si agita alternativamente sul normale
livello; il fenomeno è provocato dalla corrente, dalle maree, dalla risacca o
dal vento.
One-off:
termine inglese per indicare un prototipo di imbarcazione. per lo più da
regata.
Opera
morta (fr.: oeuvres mortes; ingl.: topsides): l'insieme delle parti dello
yacht non direttamente a contatto con l'acqua. cioè scafo, coperta,
sovrastrutture, ecc. che si trovano al di sopra della linea di galleggiamento.
Opera
viva (fr.: oeuvres vives; ingl.: bottom): parte dello scafo a diretto
contatto con l'acqua.
Optimist:
imbarcazione a deriva mobile con scafo a spigolo e fondo piatto progettata nel
1954 da Clark Mills; misura m. 2,30x1,13 ed ha una superficie velica di mq
3,25; è utilizzata nelle scuole di vela di tutto il mondo per insegnare i primi
rudimenti velici ai bambini.
ORC:
Offshore Racing Council: è l'organismo internazionale che si occupa delle
Classi IOR e delle regate d'altura.
Ordinata (fr.:
couple; ingl.: frame): sezione trasversale di una barca o anche, er estensione,
rinforzo dello scafo che fa parte dell'ossatura trasversale.
Ordito (fr.:
chaine; ingl.: warp): insieme di fili tenuti tra loro paralleli sui quali viene
intrecciato avanti e indietro un altro filo (la trama) fino a formare un
tessuto.
Orecchia (fr.:
repli; ingl.: rolling leech): con questo termine si indica il ritmico
ondeggiare della parte alta dello spinnaker lungo il bordo di ingresso del
vento; denota che la vela è perfettamente regolata.
Ormeggiare (fr.:
amarrer; ingl.: to moor): fissare la barca, con l'ausilio di cime o di cavi, ad
un punto saldamente vincolato rispetto alla terraferma, sia esso una banchina
portuale, che un gavitello, un corpo morto, ecc.
Ormeggio (fr.:
ammarrage; ingl.: mooring): l'atto dell'ormeggiare.
Ortodromica (fr.:
route ortodromique: ingl.: great circle route): dicesi di rotta congiungente
due punti sulla superficie terrestre in modo tale che la distanza sia la minima
possibile (ad esempio le rotte aeree: per raggiungere la California dall'ltalia
è assai più breve sorvolare il Polo piuttosto che andare per Est o Ovest, rotte
lossodromiche cioè linee rette sulle carte in proiezione di Mercatore); alle
nostre latitudini una rotta ortodromica appare sulla carta nautica come una
linea curva, perciò difficilmente seguibile in quanto comporta una variazione
continua dell'angolo di rotta; per questo si adotta eventualmente la tecnica di
approssimare una rotta ortodromica con più tratti di lossodromiche.
Orzare (fr.:
lofer; ingl.: to luff up): portare la prua della barca maggiormente contro
vento cioè stringere il vento.
Orziera (fr.:
ardent; ingl.: weather helm): è la barca che si porta spontaneamente all'orza,
ovvero tende a stringere sempre di più il vento.
Oscar:
termine che rappresenta la lettera O nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO.
Osmosi (fr.:
osmose; ingl.: osmosis): fenomeno naturale in cui il gel-coat si comporta come
una membrana semipermeabile e si lascia lentamente attraversare dall'acqua, che
va così a riempire gli interstizi vuoti della lavorazione della vetroresina; è
da ritenere un danno grave in quanto rende fragile la struttura dello scafo.
Osteriggio (fr.:
claire-voie; ingl.: skylight): finestratura sulla coperta o sul cielo della
tuga per dare aria e luce all'interno della barca.
Ovest (fr.:
Ouest; ingl.: West): punto cardinale, indicato con la lettera W, che
corrisponde all'occidente, ovvero ai 270 gradi della Rosa dei Venti.
Orzare (fr.:
lofer; ingl.: to luff up): portare la prua della barca maggiormente contro
vento cioè stringere il vento.
Pagliolato (fr.: plancher; ingl.: floorboard): I'insieme dei paglioli presenti nell'imbarcazione.
Pagliolo:
piano di camminamento del pozzetto o delle cabine, formato dall'insieme di più
pannelli detti paglioli.
Pala
del timone (fr.: safran; ingl.: rudder blade): parte immersa del timone
che permette alla barca di modificare la rotta, grazie alla resistenza sia in
direzione che in intensità che può, a comando, offrire allo scorrimento
dell'acqua.
Panfilo (fr.:yacht;
ingl.:yacht): imbarcazione di lusso, di piccolo e medio tonnellaggio, a vela o
a motore.
Pannello (fr.:
laize; ingl.: panel): piccola porzione di tessuto che, cucita assieme ad altre,
forma una moderna vela; si differenzia dal ferzo per la forma (il ferzo è lungo
e stretto) e le dimensioni più contenute; i pannelli sono sempre orientati così
da seguire le direzioni di massimo sforzo sulla vela.
Papa:
termine che rappresenta la lettera P nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO.
Parabordo (fr.:
defense: ingl.: fender): oggetto messo a protezione dello scafo; normalmente si
tratta di un corpo sferico o cilindrico gonfiabile sorretto da una cimetta
legata alle draglie con un nodo parlato.
Parallela (fr.:
règles parallèles; ingl.: parallel ruler): attrezzo usato nel carteggio; è
formato da due righe sempre parallele tra loro grazie ad uno snodo che le
unisce.
Parallelo (fr.:
paralléle de latitude; ingl.: parallel): circonferenza sulla superficie
terrestre tracciata parallelamente all'Equatore, per cui tutti i punti che si
trovano sul medesimo parallelo hanno la stessa latitudine; i paralleli sono sempre
perpendicolari ai meridiani.
Paramezzale (fr.:
carlingue; mgl.: keelson): trave che corre lungo la chiglia per rinforzarla:
funge anche da collegamento dei madieri.
Paranco (fr.:
palan; ingl.: tackle): attrezzo utilizzato a bordo per la demoltiplicazione
degli sforzi durante le manovre; è costituito da due bozzelli lungo i quali
corre un cavo.
Paratia (fr.:
cloison; ingl.: bulkhead): elemento trasversale che divide lo scafo in
compartimenti; la sua funzione è quella di creare compartimenti stagni e di irrobustire
l'imbarcazione diminuendo i rischi di affondamento in caso di collisione.
Parlato,
nodo (fr.: demi-clés à capeler; ingl.: clove hitch): nodo usato sia per
l'ormeggio che per fissare i parabordi; è formato da due mezzi colli appaiati e
incrociati in modo che la cima in tensione ed il suo capo rimangano interni ai
mezzi colli, così da autostrozzarsi.
Pascal:
unità di misura della pressione pari a 1 newton su mq.
Passacavo (fr.:
chaumard; ingl.: fairlead): vedi passascotte.
Passascotte (fr.:
filoire d'écoute: ingl.: sheet lead): o passacavo; golfare, rinvio, bozzello
fisso o mobile entro cui passa una cima per deviarne la direzione di tiro, per
portare la manovra in pozzetto o, ad esempio, per fare giungere la scotta al
verricello col giusto angolo.
Passauomo (fr.:
écoutille; ingl.: hatch): osteriggio di grandi dimensioni che di solito serve
per fare passare le vele o gli uomini dell'equipaggio.
Pastecca (fr.:
galoche; ingl.: snatch block): bozzello apribile, per potervi inserire le cime
anche se sono già in tensione.
Paterazzo (fr.:
pataras; ingl.: backstay): strallo di poppa.
Patta (fr.:
patte; ingl.: fluke): parte inferiore dell'ancora destinata a penetrare nel
fondo.
Pavese (fr.:
pavois ingl.: bunting): addobbo dello yacht costituito da una serie di
bandierine annodate ad un cavo passante tra gli stralli e l'albero.
Peeling:
termine inglese che indica un cambio di spinnaker mentre un secondo spi è a
riva: la manovra prevede l'issata della nuova vela internamente all'altra, con
ammainata veloce dello spi da sostituire non appena quest'ultimo non ha più
portanza.
Penna (fr.:
pic; ingl.: peak, head): parte alta della vela dove si incoccia la drizza.
Pennaccino (fr.:
barre de fleche; ingl.: jumper): crocetta alta, rivolta quasi sempre a V verso
prua, tipica delle attrezzature frazionarie.
Pennello:
bandiera trapezoidale allungata usata per segnalazioni, ad esempio
l'intelligenza o i numeri.
Pennone (fr.:
vergue; ingl.: yard): antenna perpendicolare all'albero alla quale viene
inferito il lato superiore della vela quadra.
Pescaggio (fr.:
tirant d'eau; ingl.: draught): distanza presa sulla perpendicolare alla
superficie del mare tra la linea di galleggiamento e la parte più profonda
dello scafo.
Piano,
nodo (fr.: noeud plat; ingl.: reef knot): nodo usato per congiungere due
cime.
Piano
velico (fr.: plan de voilure; ingl.: sail plan): progetto di superficie
velica, con indicata la forma e la posizione delle varie vele.
Piatta (fr.:
plate: ingl.: calme): vedi calma.
Picco (fr.:
livarde; ingl.: gaff): corta antenna (o pennone) adoperata solitamente per
alzare la randa nelle attrezzature auriche; per essere posta in assetto vengono
utilizzate due drizze: una, collegata alla base, regola l'altezza; l'altra,
incocciata lungo il picco, ne determina l'inclinazione.
Piede
d'albero (fr.: pied de mat; ingl.: mast heel, mast step): parte terminale
in basso dell'albero, normalmente appoggiato nella apposita scassa.
Pilotina (fr.:
peche-promenade; ingl.: pilot boat): imbarcazione a motore di dimensioni
ridotte utilizzata per pilotare le navi dentro il porto o per condurre il
pilota a bordo della nave stessa.
Pinna (fr.:
quille; ingl.: fin): deriva fissa, spesso zavorrata (bulbo), per limitare lo
scarroccio.
Planare (fr.:
planer; ingl.: to plane): superare la velocità critica legata alla lunghezza al
galleggiamento della barca.
Polare:
1. circolo polare: parallelo terrestre che delimita una regione polare; quello
Nord è detto circolo polare artico, quello Sud antartico; 2. rilevamento
polare: angolo determinato tra l'asse longitudinale dell'imbarcazione e un
punto cospicuo.
Pompa
di sentina (fr.: pompe de cale; ingl: bilge pump): apparecchio utilizzato
per espellere fuori bordo l'acqua accumulata in sentina.
Ponente:
1. (fr.: couchant; ingl.: west) ovest; 2, (ingl.: west wind) vento che spira da
ovest.
Ponte (fr.:
pont: ingl.: bridge): struttura che divide orizzontalmente una nave in due o
più piani.
Pontile (fr.:
débarcadère; ingl.: wharf, jetty): struttura che si protende verso il mare per
permettere un facile attracco a imbarcazioni di piccolo o medio tonnellaggio.
Poppa (fr.:
arrière; ingl.: stern): parte posteriore della barca.
Poppa
piena (fr.: vent arrière; ingl.: down wind, dead running): andatura col
vento che colpisce esattamente la poppa, ovvero avanzare con una rotta
esattamente uguale alla direzione di propagazione del vento reale.
Portanza (fr.:
portance: ingl.: lift): componente perpendicolare della forza generata sulla
superficie di un solido (vela, timone, deriva, ecc.) per effetto del suo
movimento in un fluido; ad esempio la portanza della deriva è la forza che si
oppone allo scarroccio.
Portolano (fr.:
instructions nautiques; ingl.: pilot); pubblicazione edita dall'lstituto
Idrografico della Marina contenente notizie particolareggiate e descrizioni di
ogni tratto di costa con riferimenti su tutti i punti cospicui; fornisce
inoltre indicazioni sui regimi dei venti e sulle correnti nonchè suggerimenti
per le entrate nei porti, gli ancoraggi ecc.
Pozzetto (fr.:
cockpit; ingl.: cockpit): spazio situato in coperta, al centro o a poppa delle
barche da diporto per permettere all'equipaggio di sedere ed essere riparati in
caso di maltempo; vi è situata la barra o la ruota del timone, la bussola e vi
arrivano le principali manovre correnti; sui bordi del pozzetto sono di solito
posizionati i verricelli delle scotte.
Pram:
battellino di servizio.
Premistoppa (fr.
presse-étoupe de tube d'étambot; ingl.: stern gland): elemento della scatola in
cui ruota l'asse dell'elica.
Presa
a mare (fr.: prise de mer; ingl.: skin fitting): tubo chiudibile per
aspirare ed espellere l'acqua attraverso un'apertura nella carena.
Pressione
atmosferica (fr.: pression atrnospherique; ingl.: atmospheric pressure): è
il peso dell'aria che ci sovrasta.
Prodiere (fr.:
equipier d'avant; ingl.: bowman): membro dell'equipaggio che effettua e
sovraintende alle operazioni che avvengono a prua (issate e ammainate delle
vele, cambi di fiocchi, ecc.).
Prora (fr.:
avant; ingl.: bow): o prua; parte anteriore della barca, più o meno a forma di
cuneo per meglio solcare l'acqua.
Puggiare (fr.:
arriver; ingl.: to bear away to pull away): o poggiare, manovrare per portare
la barca maggiormente nella direzione di propagazione del vento, ovvero
aumentare l'angolo tra vento apparente e rotta dello yacht (massimo 180 gradi).
Puleggia (fr.:
poulie: ingl.: pulley): ruota girevole intorno ad un asse; al suo interno,
lungo la circonferenza, ha una gola sulla quale viene fatto scorrere un cavo: è
la parte centrale di bozzelli e pastecche.
Pulpito (fr.:
balcon; ingl.: pulpit): sostegno realizzato normalmente in acciaio e posto a
prua e a poppa della barca come elemento di sicurezza per l'equipaggio.
Pumping:
manovra proibita in regata che consiste nel muovere in modo continuo e rapido
le vele a guisa di ali d'uccello: questo, infatti, genera un'accelerazione
forzata, seppur minima, della barca.
Punto
cospicuo (fr.: point visible; ingl.: conspicuous point): qualsiasi oggetto
sulla costa facilmente visibile e identificabile dal mare; sono punti cospicui
fari, campanili, ciminiere ed anche montagne o gole; i punti cospicui più
significativi sono indicati sui Portolani.
Punto
di mura (fr.: point d'amure; ingl.: tack): vertice in cui la vela è
fissata alla barca; nei fiocchi e nella randa corrisponde all'angolo che verrà
a trovarsi più in basso e a pruavia, nello spinnaker e l'angolo in testa al
tangone.
Punto
di penna (fr.: point de drisse: ingl.: head): angolo in cui si incoccia la
drizza per issare la vela.
Punto
di scotta (fr.: point d'écoute; ingl.: clew): angolo della vela in cui si
lega la scotta.
Punto
nave (fr.: relèvements crolsés; ingl.: cross bearings): punto geografico
dato dalla latitudine e longitudine, corrispondente alla posizione della barca
sulla supcrficie terrestre nel momento considerato.
Quadranti (fr.:
quadrants; ingl.: quadrants): sono i quattro settori in cui è idealmente divisa
la rosa della bussola: da 0 a 90 gradi primo, 90-180 secondo, 180- 270 terzo e
270-360 gradi quarto quadrante: ad esempio si usa dire "venti del primo
quadrante" se essi stanno sopraggiungendo da una direzione compresa tra
Nord ed Est.
Quaranta
ruggenti (fr.: quarantiemes rugissants; ingl.: roaring forties): sono così
chiamati i forti venti da Ovest al di sotto del quarantesimo grado di
latitudine Sud; essi soffiano quasi senza tregua non incontrando nel loro moto
nessuna terra emersa.
Quattro
e settanta: imbarcazione monotipo biposto a deriva basculante progettata da
André Cornu; è Classe Olimpica sia maschile che femminile dal 1976; presenta
una lunghezza di m. 4,70 per una larghezza di m. 1,68.
Quattro
e venti: imbarcazione monotipo biposto armata con randa, fiocco e spinnaker,
progettata da Christian Maury: misura m. 4,20x1,63.
Rada (fr.: rade; ingl.: roadstead): area di mare racchiusa e protetta da terra emersa o barriere artificiali, con ampia apertura rivolta al mare aperto, così da rendere agevole l’ingresso anche con cattive condizioni meteorologiche.
Radar:
termine che deriva da Radio Detector and Range finder; è uno strumento capace
di localizzare gli oggetti che riflettono onde elettromagnetiche emesse da una
particolare antenna rotante.
Raffica (fr.:
rafale; ingl.: gust): innalzamento violento ed improwiso, ma di durata
limitata, della velocità del vento.
Ragno (fr.:
sandows; ingl.: shockcord tie): insieme di elastici legati assieme e utilizzati
per serrare una vela.
Ralinga (fr.:
ralingue; ingl.: boltrope): cima posta su un bordo della vela come rinforzo
dell'orlatura; quando si trova sull'orlo inferiore (ad esempio nella randa)
prende il nome di gratile.
Randa (fr.:grand-voile;
ingl.: mainsail): vela di forma triangolare issata a poppavia dell'albero,
sostenuta ad esso mediante inferitura o canestrelli inferiti nell'apposita
canaletta, mentre la base presenta il gratile inferito nella parte superiore
del boma.
Rapportatore (fr.:
rapporteur; ingl.: protractor): cerchio graduato per la misurazione di angoli,
utilizzato nelle operazioni di carteggio; è chiamato anche regolo.
Rastrematura (fr.:
retreint; ingl.: tapering): assottigliamento dell`albero nella parte anteriore
terminale alta, per diminuire il peso e aumentare la flessibilità
longitudinale.
Rating:
numero che esprime la potenzialità della barca; dato convenzionalmente in
piedi, esso rappresenta infatti una equivalente lunghezza al galleggiamento,
termine proporzionale alla velocità critica di uno scafo: ricavato dalle misure
di stazza, il rating viene utilizzato nelle formule di regata per trasformare
il tempo realmente impiegato da un concorrente in un 'tempo compensato"
confrontabile con quello degli altri partecipanti su un piano di maggiore
equità.
Reacher:
particolare tipo di genoa da utilizzare nelle andature di bolina larga.
Redancia (fr.:
cosse; ingl.: thimble): anello di materiale plastico o di metallo, normalmente
a forma di goccia, con una profonda scanalatura nella parte esterna per
alloggiarvi una cima o un cavo; viene utilizzata per mantenere il raggio di
curvatura entro valori che impediscano al cavo di lavorare con sforzi a taglio,
riducendo di conseguenza l'usura del tessile o dell`acciaio anche quando questi
ultimi formano un anello nel sostenere il lavoro.
Refolo (fr.:
brise; ingl.: breeze): raffica di piccola intensità alternata a vento debole o
calma; tipico nelle giornate di tempo buono.
Regata (fr.:
course; ingl.: race): gara tra imbarcazioni, in cui l'ordine di arrivo è
determinato dal minor tempo impiegato, reale o compensato.
Regolo:
vedi rapportatore.
Remo (fr.:
rame; ingl.: oar): asta sagomata di legno o altro materiale resistente che,
appoggiata allo scalmo, viene utilizzata per muovere un natante per mezzo della
forza umana.
Remora:
area sopravvento alla barca dove si crea una diminuzione del moto ondoso per
effetto dello scarroccio, sia con cappa secca che con cappa filante.
Ridondare (fr.:
le vent adonne; ingl.: liftingwind): è il contrario di rifiutare e indica il
ruotare del vento così che l'andatura divenga più poggiata pur mantenendo la
stessa rotta; si dice anche che il vento "dà buono".
Ridosso (fr.:
abri; ingl.: shelter): ostacolo al vento e al mare che ne riduce l'intensità;
un buon ridosso è quindi un luogo ben protetto e ridossarsi equivale a porsi al
riparo.
Ridurre (fr.:
réduire la voile; ingl.. to shorten sail): diminuire la superficie di vela
esposta al vento.
Rifiutare (fr.:
le vent refuse: ingl.: heading wind): ruotare del vento così da costringere ad
una bolina più stretta e al cambiamento della rotta con allungamento del
percorso: si dice anche che il vento "dà scarso".
Riflettore
radar (fr.: réflecteur radar; ingl.: radar reflector): è un particolare
poliedro di materiale metallico che serve ad accrescere la probabilità che un
segnale radar sia riflesso in modo sufficiente ad essere sicuramente rilevato;
per questo esso deve essere issato il più in alto possibile.
Rilevamento (fr.:
relévement; ingl.: bearing): direzione lungo cui si osserva un oggetto; si
misura in gradi e va eseguito mediante una bussola da rilevamento, cioè una
piccola bussola portatile munita di collimatori per meglio traguardare il punto
osservato.
Rimessaggio (fr.:
hivernage; ingl.: winter storage): tenere la barca in secco e al riparo
(normalmente nei mesi invernali); eseguire il rimessaggio significa compiere
l'insieme di operazioni di manutenzione che consentano il non deterioramento
della barca e delle attrezzature.
RINa:
Registro Italiano Navale; organo ministeriale a cui è affidata la verifica, il
collaudo e l'omologazione di attrezzature nautiche o imbarcazioni in genere.
Rinfrescare (fr.:
fraichir; ingl.: to freshen): non ha riferimento con la temperatura ma indica
un aumento dell'intensità del vento.
Rinvio
dei fiocchi (fr.: poulie de renvoi; ingl.: jib-block): passacavo che
rimanda la scotta al verricello corrispondente così che l'angolo di arrivo
sulla campana (e quindi di trazione) sia lo stesso indipendentemente dal tipo
di fiocco; deve essere dimensionato così da sostenere uno sforzo doppio di
quello massimo esercitato sul cavo. Risacca (fr.: ressac; ingl.: ground-swell):
movimento spesso scomposto impresso alla superficie del mare dalle onde
riflesse e non attenuate da un ostacolo; quando in un porto si crea forte
risacca (a parte la difficile vita a bordo) occorre fare molta attenzione che
le imbarcazioni all'ormeggio non abbiano danni a causa di urti tra loro o contro
la banchina.
Risalire (fr.:
remonter; ingl.: to stem): navigare verso un punto situato più soprawento (o
contro corrente).
Rispetto,
materiale di rispetto (fr.: matériel de rechange; ingl.: reserve):
attrezzatura di bordo pronta per sostituire quella usurata o rotta.
Ritenuta
del boma (fr.: hale-bas de bome; ingl: boom vang): cavo o paranco posto ad
impedire che il boma possa pericolosamente brandeggiare, specie nelle andature
portanti; è di norma usato un moschettone anzichè una legatura qualora si rendesse
necessario mollare la ritenuta rapidamente.
Riva:
con l'espressione a riva, derivata dal temine spagnolo "arriba", si
intende indicare tutto ciò che si trova in alto su un'imbarcazione; se una vela
è issata si usa dire che è a riva.
Rollio (fr.:
roulis; ingl.: roll): movimento ritmico di oscillazione trasversale della barca
(la barca oscilla continuamente a destra e a sinistra); è una delle cause del
mal di mare.
Romeo:
termine che rappresenta la lettera R nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO.
Rosa
dei venti (fr.: rose des vents; ingl.: compass rose): stella a 16 punte
indicante i punti cardinali e i nomi che assumono i venti a seconda delle
corrispondenti direzioni di arrivo.
Rosa
della bussola: vedi bussola.
Rotaia (fr.:
chariot; ingl.: track): guida metallica su cui viene fatto scorrere un carrello
munito di bozzello; serve per semplificare e velocizzare alcune manovre come,
ad esempio, lo spostamento del punto di scotta del fiocco.
Rotta (fr.:
route; ingl.: course): direzione lungo cui muoversi per raggiungere un punto
desiderato; I'angolo di rotta è espresso in gradi e può essere riferito al Nord
geografico (rotta vera), al nord magnetico terrestre (rotta magnetica) o al
nord indicato dalla bussola di bordo (rotta bussola) a seconda che siano o meno
considerate la deviazione e la declinazione, apportando di volta in volta le
dovute correzioni .
Ruota
del timone (fr.: roue; ingl.: wheel): ruota utilizzata per governare il
timone a cui è collegata per mezzo di un frenello.
Saccatura (fr.: creux; ingl.: trough): circoscritta area di bassa pressione, collegata a quella principale ed evidenziata da un corrugamento più o meno accentuato delle isobare.
Sagola (fr.:
ligne; ingl.: line): robusta cima di piccolo diametro.
Salpa-ancora (fr.:guindeau;ingl.:windlass):
particolare tipo di verricello normalmente munito di barbotin, per facilitare
le manovre di ancoraggio (salpare, spedare. gettare l'ancora, ecc.).
Salpare (fr.:
prendre la mer; inyl.: to weigh anchor): recuperare l'ancora o, per estensione,
lasciare l'ormeggio.
Salvagente (fr.:
bouée de sauvetage; ingl.: life-buoy, life jacket): oggetto predisposto a fare
restare a galla una persona caduta in acqua; può essere individuale (a
ciambella, ferro di cavallo, anulare, a giubbotto, ecc.) o collettivo (atolli e
zattere di salvataggio).
Sandwich:
nella nautica da diporto il termine indica una particolare lavorazione a
strati, simile al panino che porta il nome di Lord Sandwich (ad esempio due
strati di vetroresina con in mezzo uno di balsa o poliuretano, così da creare
una struttura rigida e leggera al tempo stesso).
Saracinesca (fr.:
vanne: ingl.: sea cock): sistema adottato in particolari valvole di
intercettazione per effettuare a mano e con rapidità la chiusura stagna di una
presa o scarico a mare.
Sartia (fr.:
hauban; ingl.: shroud): cavo di acciaio che serve per sostenere e impedire
flessioni laterali dell'albero; il loro numero varia a seconda del numero di
crocette, queste ultime utilizzate per accrescere l'angolo sartia albero,
diminuendo così lo forzo di compressione.
Sartiame (fr.:
gréement; ingl.: standing rigging): è l'insieme delle sartie e degli stralli
che reggono l'albero.
Sassola (fr.:
ecope: ingl.: bailer): recipiente in plastica a forma di paletta usata per
sgottare.
Savoia (fr.:
noeud en huit; ingl.: eight knot): nodo di arresto; viene usato per impedire
che l'estremità di una cima sfugga da un foro.
Sbandamento (fr.:
gite: ingl.: heeling): allontanamento dal normale assetto, ovvero inclinazione
della barca rispetto alla superficie del mare.
Scadere (fr.:
dépaler; ingl.: to make leeway): essere spinti sottovento per effetto dello
scarroccio o della corrente (deriva).
Scafo (fr.:
coque; ingl.: hull): indica genericamente l'insieme dell'opera viva e
dell'opera morta.
Scala
Beaufort: scala internazionale che descrive lo stato del vento; è suddivisa in
12 gradi ai quali corrispondono altrettante forze del vento (ad esempio vento
Forza 7 significa vento con intensità media da 28 a 33 nodi, ovvero 50-61
Km/h).
Scala
Douglas: scala che descrive lo stato del mare; è sudlivisa da 1 a 9 gradi a cui
corrispomlono altrettanti termini descrittivi, convenzionalmente utilizzati al
posto dei numeri per non creare confusione con i gradi della scala Beaufort (ad
esempio anzichè mare forza 7, che potrebbe confondersi con lo stato Forza 7 del
vento, si deve dire "mare grosso").
Scalmo (fr.:
tolet; ingl.: rowlock): sulle barche a remi è il piolo o la forcella in cui di
appoggia il remo, così che esso rappresenta il fulcro della leva.
Scandaglio (fr.:
plomb de sond; ingl.: leadline): strumento per misurare la profondità; lo
scandaglio più semplice è formato da un piccolo peso a cui è attaccata una
lunga sagola su cui sono fatti dei nodi, ad esempio ogni metro: calato il peso
in acqua si lascia scorrere la sagola contando i nodi fino a quando il peso non
ha raggiunto il fondo.
Scapolare (fr.:
faire parer; ingl.: to round): oltrepassare un capo, un riferimento o un
ostacolo, mantenendosi lungo una rotta di sicurezza.
Scarroccio (fr.:
dérive de vent; ingl.: leeway): spostamento laterale della barca per effetto
del vento; è maggiormente evidente nelle andature di bolina in quanto il vento
agisce sulle vele con un angolo assai diverso da quello di avanzamento.
Scassa (fr.:
emplanture; ingl.: mast step): alloggiamento del piede dell'albero.
Schooner:
corrisponde all'italiano goletta.
Scia (fr.:
sillage; ingl.: wake): traccia spumeggiante che viene lasciata sull'acqua da
un'imbarcazione in movimento.
Scirocco (fr.:
sirocco; ingl.: sirocco): vento proveniente da Sud Est, con intensità media di
circa 10-15 nodi; è assai umido e solleva notevole moto ondoso per il suo
perdurare, provocando il fenomeno dell acqua alta in Alto Adriatico; l'inizio
del suo distendersi può precedere di 12-24 ore il passaggio di una
perturbazione.
Scotta (fr.:
ecoute; ingl.: sheet): cima utilizzata per regolare la vela partendo dal suo
angolo posteriore basso (punto di scotta); la trazione sulle scotte viene di
solito esercitata parallelamente al piano di coperta.
Scuffiare (fr.:
chavirer; ingl.: to capsize): si usa questo termine per indicare uno
sbandamento violento al termine del quale la barca ha l'albero in acqua; tipico
delle derive senza bulbo zavorrato, per cui il raddrizzamento deve essere fatto
direttamente dall'equipaggio utilizzando il proprio peso.
Secca (fr.:
bas-fond; ingl.: shoal): zona di mare pericolosa per la navigazione perchè
presenta un fondale particolarmente basso.
Secco:
il termine portare la barca in secco (fr.: tirer la barque su le rivage; ingl.:
to beach a boat, to haul out) indica l'operazione di alaggio dello yacht.
Segnalamento
marittimo (fr.: signaux; ingl.: signals): struttura fissa o galleggiante
predisposta per sostenere ed evidenziare un segnale.
Segnavento (fr.:girouette;
ingl.: windex): oggetto atto a indicare la direzione di arrivo del vento
normalmente è formato da una freccia o una banderuola ruotanti su un perno
fissato sulla testa d'albero; può essere anche un sottile filo (tell-tale) di
lana posizionato soprattutto nelle vicinanze della inferitura e lungo la balumina:
il suo distendersi al vento o il muoversi scomposto segnala la presenza o meno
di moti turbolenti che diminuiscono drasticamente la efficienza della vela.
Segno:
mettere la vela a segno (fr.: regler la voile au mieux; ingl.: trim for speed)
significa regolare la vela in modo che quest'ultima esprima la massima
efficienza rispetto all'andatura che si sta tenendo.
Self
tacking: vedi autovirante.
Self
tailing: vedi verricello.
Sentina (fr.:
fonds; ingl.: bilge): parte interna dello scafo. al di sotto del piano dei
paglioli.
Serrette (fr.:
membrures; ingl.: timbers): listelli o tavole di legno poste longitudinalmente
all'interno dello scafo, così da ricoprire tutta l'ossatura della barca (la
parte esterna è il fasciame).
Sestante (fr.:
sextant; ingl.: sextant): strumento per misurare l'angolo tra gli astri
visibili e l'orizzonte, preso come riferimento; attraverso apposite tabelle (le
effemeridi) che descrivono la posizione di stelle e pianeti ad ogni momento di
ogni giorno dell'anno, è possibile determinare il punto della superficie
terrestre in cui viene fatto l'avvistamento, ovvero il punto nave astronomico.
Sgottare (fr.:
ecoper; ingl.: to bail): togliere l'acqua dalla sentina, dai gavoni o in
generale dal fondo della barca.
Sierra:
termine che rappresenta la lettera S nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO.
Sinistra (fr.:
babord; ingl.: port): lato sinistro dell'imbarcazione; preferibile al
francesismo babordo.
Skeg :
supporto rigido posto a volte anteriormente alla pala del timone allo scopo di sostenere
le cerniere su cui ruota l'asse del timone stesso; funge anche da protezione
alla pala in caso di urto con corpi semimmersi.
Skipper:
termine anglosassone che indica il comandante dello yacht.
Sloop:
è l'armamento più diffuso, con un solo albero capace di portare la randa e il
fiocco (ovvero con un solo strallo a prua); quando lo strallo è collegato alla
testa d'albero prende il nome di armamento in testa d'albero, altrimenti di
armamento frazionario (a 3/4, 9/10 e soprattutto 7/8 a seconda di dove è
posizionato l'attacco rispetto all'altezza totale dell'albero).
Smagrire (fr.:
embraquer; ingl.: to flatten): appiattire maggiormente la vela; regolazione che
si effettua nelle andature di bolina.
Smanigliatore (fr.:
demanilleur; ingl: shackle undoer): strumento per svitare (o stringere) i perni
dei grilli; a volte accoppiato alla lama di un coltello da barca, è formato da
una sottile barretta di metallo con una fessura rastremata in cui inserire
l'occhiello del traversino da allentare.
Snipe:
imbarcazione monotipo con deriva a baionetta progettata da William F. Crosby,
conosciuta anche col nome di "Beccaccino"; è armata con randa e
fiocco e misura m. 4,72x1,52.
Solcometro (fr.:
loch; ingl.: log): strumento che misura le miglia percorse dallo yacht.
Soling :
imbarcazione monotipo a chiglia fissa pogettata da Jean Herman Linge; è a più
rande tra e imbarcazioni Classe Olimpica, con una lunghezza i m. 8,15 per 1,90
di larghezza; l'equipaggio è formato da tre persone.
Sopravvento (fr.:
au vent; ingl.: windward): dal lato del vento; dicesi anche di oggetto o di
persona posta avanti ad un'altra rispetto all'arrivo del vento; è il contrario
di sottovento.
SOS:
Save Our Souls (salvate le nostre anime), le tre lettere rappresentano la
chiamata radiotelegrafica di richiesta di soccorso; sono state scelte perchè
formate da tre punti, tre linee e tre punti, quindi assai facili da
riconoscere.
Specchio (fr.:
tableau; ingl: transom): parte poppiera della barca, spesso di profilo piatto,
che funge da parte terminale in collegamento con le due fiancate.
Spedare (fr.:
décrocher; ingl.: to break out): operazione che si effettua per rimuovere
l'ancora dal fondo, facendo trazione lungo la verticale al punto d'ancoraggio,
seguita da relativo recupero dell'ancora.
Spinnaker :
grande vela di prua utilizzata nelle andature portanti e perciò molto concava;
è caratterizzata da un taglio simmetrico che ricorda un triangolo isoscele dai
lati curvi verso l'esterno (le spalle dello spi); costruita in leggerissimo
nylon (tessuto che può essere colorato senza alterarne le caratteristiche) può
avere un'area grande oltre il doppio del genoa ed è murata fuori bordo mediante
l'uso del tangone.
Spinta
di Archimede : è la forza dal basso verso l'alto che si manifesta su ogni
corpo immerso in un liquido, di intensità pari al peso del liquido spostato;
una barca perciò galleggia in quanto pesa meno dell'acqua che sposta.
Spoiler :
appendice rigida applicata allo specchio di poppa per accrescerne la lunghezza
dinamica o semplicemente per agevolare la risalita dal bagno.
Springs (fr.:garde
montante): termine inglese che indica le cime per l'ormeggio che vengono
incrociate dalla prua in barca verso poppa in banchina e viceversa; impediscono
il movimento longitudinale della imbarcazione, ovvero tengono fisso rispetto
alla banchina il punto ove si incrociano, sostenendo perciò lo sforzo maggiore.
Spruce:
legno usato per la costruzione di alberi; è preferito ad altri per la sua
leggerezza, resistenza ed elasticità.
Stabilità (ingl.:stability)
attitudine di una barca a rimanere immobile e, di conseguenza, di tornare nella
sua posizione di normale assetto dopo che sia cessata una forza che l'abbia
fatta sbandare.
Stallo (fr.:
perte de vitesse; ingl: stall): generazione di turbolenza con perdita pressochè
totale di portanza; normalmente provocato da una variazione violenta
dell'angolo sotteso al vento, se accade ad una vela cessa la spinta propulsiva,
mentre se va in stallo il timone la barca diviene ingovernabile.
Star:
imbarcazione monotipo dotata di chiglia a bulbo; progettata nel 1911 da William
Gardner, Classe Olimpica dal 1932, è un biposto tra i più tecnici,
caratteristico per lo scafo a spigolo; misura m. 6,92x1,73 con una superficie
velica di mq 26.
Starcut:
particolare spinnaker con i ferzi tagliati a forma di stella; ormai obsoleto
per l'avvento di nuove vele come il gennaker, è particolarmente adatto alle
andature con vento al traverso.
Staysail:
vedi trinchetta.
Stazza (fr.:
jauge; ingl.: rating): esprime la capacità degli spazi interni, chiusi, della
barca e rappresenta quindi un volume e non un peso, anche se viene calcolata in
tonnellate (per definizione 1 tonnellata di stazza è uguale a 2,83 mq.); la
stazza di regata serve invece per determinare il rating o i compensi per fare
gareggiare insieme barche di differenti potenzialità.
Stecca (fr.:
latte; ingl.: batten) piccola asta, quasi sempre piatta e lunga, in legno o
resina sintetica che viene inserita in una apposita tasca cucita sulla vela per
rendere maggiormente rigido il tessuto e impedirne il fileggiamento.
Stick:
piccola asta o prolunga articolata, a volte telescopica, applicata
all'estremità della barra del timone; serve per timonare correttamente anche
quando si è lontani dal pozzetto, ad esempio nelle derive spostati fuori bordo
al trapezio.
Stipetto (fr.
coffre; ingl.: locker): termine generico per indicare un armadietto.
Stiva (fr.:
cale; ingl: hold): parte interna della barca in cui riporre i materiali.
Stopper:
particolare tipo di strozzascotte dove per bloccare la cima viene utilizzato un
eccentrico dentato autobloccante collegato a una leva esterna per quando si
vuole liberare la presa (fino a quando la leva è abbassata, il sistema permette
alla cima di scorrere solo nel senso dell'aumento della tensione); l'uso degli
stopper permette di tenere tesate più manovre cazzate con un unico verricello.
Strale:
imbarcazione monotipo a deriva mobile progettata da Ettore Santarelli; è un
biposto con trapezio armato con randa, fiocco e spinnaker, quest'ultimo di
13,50 mq; la lunghezza è di m. 4,90 e la larghezza è di m. 1,57.
Strallare (fr.:
lacher du bras, ingl.: ease the brace) portare il tangone più vicino allo
strallo; operazione che si esegue lascando il braccio e cazzando il
caricabasso.
Stralletto (fr.:
etai avant; ingl.: babystay, inner forestay): piccolo strallo a pruavia
dell'albero messo in forza per impedire spostamenti longitudinali o per aiutare
l'albero a raggiungere una forma ottimale.
Strallo (fr.:
etai; ingl.: stay). cavo di prua di sostegno per l'albero e luogo di inferitura
dei fiocchi.
Strallo
cavo (fr.: etai creux; ingl.: twin-stay, luff-stay): profilato che avvolge
lo strallo; munito normalmente di due canalette di inferitura permette un
rapido ed efficiente cambio dei fiocchi in quanto è possibile issare la nuova
vela e metterla in forza e solo successivamente ammainare l'altra (la barca non
resta mai senza fiocco a riva); al posto dei garrocci le vele debbono però
disporre di una apposita ralinga.
Strambare (fr.:
empanner; ingl.: to gybe): cambiare di bordo in una andatura di poppa, ovvero
cambiare le mure al vento passando per la poppa piena.
Straorzare (fr.:
auloffée;ingl.: to broach): andare involontariamente e bruscamente all'orza a
causa di una improvvisa raffica, di un'onda o di un qualsivoglia errore: è
pericoloso in quanto la barca viene fortemente sbandata, a volte addirittura
"sdraiata" con le crocette in acqua e la pinna fuori (scuffiare).
Strapoggia (fr.:abattée;
ingl.: chinese gybe): l'atto dello strapoggiare, contrario di straorzare; la
strapoggia può essere più pericolosa della straorza in quanto il brusco
poggiare può provocare una strambata non controllabile con rovinoso passaggio
del boma sulle altre mure.
Stratocumuli (fr.:
strato-cumulus; ingl.: cumulo-stratus): nubi ampie a forma di ciotoli o ammassi
rotondeggianti grigiastri, spesso intervallate da cielo azzurro; si trovano a
3500-4500 metri e precedono o seguono un temporale.
Stringere
il vento: mantenere un'andatura di bolina cercando progressivamente di ridurne
l'angolo.
Strozzascotte (fr.:
coinceur d'écoute; ingl.: jam cleat, stopper): dispositivo per impedire lo
scorrimento della scotta nel senso dell'allentamento della tensione; lo
strozzascotte più semplice (detto anche clamcleat) è formato da una gola
ricavata in un blocchetto di materiale plastico, entro cui la cima si
autostrozza.
Sud (fr.:
Sud; ingl.: South): punto cardinale, indicato con la lettera S, che corrisponde
al mezzogiorno, ovvero ai 180 gradi della Rosa dei Venti.
Superficie
velica (fr: surface de voilure; ingl.: sail area): area delle vele issate.
Surfista (surfer):
colui che conduce un wind-surf.
Tachimetro (fr.: speedomètre; ingl.: log, speed-variation indicator): strumento per misurare la velocità; il termine è poco usato e sostituito nel linguaggio corrente dall'inglese log. anche se quest'ultimo è il contamiglia, essendo i due indicatori sempre assieme.
Tall-boy:
particolare tipo di trinchettina alta e stretta da alzare sotto lo spinnaker,
non inferita e murata sulla coperta o sulla falchetta tra l'albero e la prua
estrema, per migliorare il flusso dell'aria nella zona di sottovento alla
randa; è assai utile anche per impedire caramelle in caso di forte rollio o per
evitare straorze (un fiocco tende a portare la barca alla poggia).
Tambucio,
tambuccio o tambugio (fr.: capot coulissant; ingl.: sliding hatch):
apertura e relativa porta o scorrevole per scendere sottocoperta.
Tango:
termine che rappresenta la lettera T nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO.
Tangone (fr.:
tangon; ingl.: spinnaker pole): robusta asta utilizzata per posizionare il
punto di mura dello spinnaker; il tangone è normalmente lungo quanto la
distanza tra l'albero e il punto di mura del genoa.
Tasca
della stecca (fr.: étui ou gaine de latte; ingl.: batten pocket): guaina
ricavata direttamente sulla vela per potervi inserire una stecca.
Tavola
a vela: nome italiano del più famoso windsurf; la Tavola a vela Divisione II è
una tavola a dislocamento creata dall'lYRU per far entrare il surf tra le
Classi Olimpiche nel 1988 a Seul.
Tavoletta (fr.:
tetière o planche de tete; ingl.: headboard): irrigidimento (anche in metallo o
materiale plastico) della penna di randa, per distribuire su una maggiore area
il grande sforzo esercitato dalla drizza.
Tavolo
da carteggio (fr.: table a cartes; ingl.: chart table): tavolo utilizzato
per le operazioni di carteggio.
Tèk (fr.:
teck; ingl.: teak): albero della famiglia delle verbenacee da cui si ricava un
legno leggero e molto resistente, utilizzato a listelli nella realizzazione del
piano di coperta o degli interni. Particolarmente pregiato è il tèk del Siam.
Tell-tale:
vedi segnavento.
Tempesta (fr.:
tempete; ingl.: storm): corrisponde alla forza 10 della scala Beaufort (48-55
nodi di vento; nella tempesta violenta (fr.: violente tempete; ingl.: violent
storm) (forza 11) il vento può superare i 60 nodi.
Tender:
battellino di servizio o piccolo gommone utilizzato per scendere a terra quando
non è possibile attraccare o avvicinarsi sufficientemente a riva.
Tendistrallo:
vedi arridatoio.
Tenditore (fr.:
ridoir: ingl.: bottle screw): vedi arridatoio.
Terzarolare (fr.:
ariser une voile; ingl.: take a reef; tie down a reef): diminuire la superficie
della vela esposta al vento ammainandone solo una frazione (mano dei terzaroli)
e serrandola con i matafioni.
Tesabase
o tesabugna (fr.: palan de bordure; ingl.: outhaul): cima collegata alla
bugna di randa e fatta passare in un rinvio posto alla varea del boma per poter
regolare la base della vela.
Tesare (fr.:
etarquer; ingl.: to tighten): vedi cazzare.
Testa
dell'albero (tr.: tete de mat; ingl.: masthead): parte terminale superiore
dell'albero dove si trovano gli attacchi delle sartie e degli stralli, le
carrucole per le drizze, i sensori della strumentazione del vento e l'antenna
della radio.
Tientibene (fr.:
main courante; ingl.: handrail, handgrip): corrimano o equivalenti profili
sagomati, fissati saldamente alla tuga, ai lati del tambuccio o anche
all'interno della barca come appiglio per l'equipaggio.
Timone (fr.:
gouvernail; ingl.: rudder): organo di manovra della barca, formato da una pala
immersa in grado di ruotare attorno ad un asse e governata mediante una barra o
una ruota del timone posta in pozzetto; la pala, offrendo resistenza allo scorrimento
dell'acqua, induce la rotazione della prua dallo stesso lato in cui è stata
posizionata: l'asse può essere o meno sostenuto, incernierato e protetto da uno
skeg, in caso contrario il timone dicesi appeso: i cavi per trasmettere i
comandi della ruota alla pala sono chiamati frenelli: il timone è detto
compensato se l'asse di rotazione è impostato un poco a poppavia del bordo
d'entrata dell'acqua, così che una volta ruotata la pala risultino diminuiti
gli sforzi sulla barra o sulla ruota.
Tonneggiare:
spostare uno yacht utilizzando cavi collegati a riva o a una boa (boa di
tonneggio).
Tormentina (fr.:
tourmentin; ingl.: storm jib): piccola vela triangolare di prua (fiocco), di
tessuto particolarmente robusto tale da potere essere tenuta issata anche in
condizioni di vento forte o burrasca.
Tornado:
catamarano biposto progettato da Rodney March: è l'unico pluriscafo Classe
Olimpica (dal 1876): misura m. 6,09x3,01 ed ha una superficie velica di mq
20,30.
Traguardare (fr.:
relever; ingl.: to take a bearing): "puntare" un oggetto tra due
mirini di uno strumento di rilevamento.
Trama (fr.:
trame; ingl.: weft): filo che intrecciato sull'ordito forma un tessuto.
Tramontana (fr.:
vent de nord; ingl.: north wind): vento freddo proveniente da Nord che soffia
normalmente al termine di una perturbazione, presentandosi quindi con cielo
molto terso e sereno; è tipico dei mari settentrionali dove può apparire con
raffiche anche molto violente.
Trapezio (fr.:
trapèze; ingl.: trapeze): attrezzatura che permette ad un membro
dell'equipaggio di sporgersi fuori bordo per aumentare il raddrizzamento della
barca: formato sostanzialmente da cinghie o corpetto con sottocoscia sostenuto
ad un cavetto di acciaio fissato circa a metà dell'albero; è la "divisa"
tipica del derivista.
Trasduttore (fr.:
transducteur; ingl.: transducer): è la componente del circuito di uno strumento
che trasforma il segnale ricevuto dal sensore in corrente elettrica che, una
volta misurata, fornisce l'indicazione sull'entità della grandezza in esame (ad
esempio il trasduttore del log trasforma i giri dell'elichetta in una corrente
a bassa intensità, quest'ultima è inviata alla centralina dove viene poi
misurata).
Trasto (fr.:
barre d'ecoute; ingl.: main traveller): baglio o supporto trasversale su cui è
fissata la rotaia del carrello di scotta della randa.
Travel
lift: gru a ponte.
Traversarsi (fr.:
se mettre au travers; ingl.: to be on beam sea): essere spinti (ad esempio da
una straorza) parallelamente alle onde che sopraggiungono; è spesso una
posizione di grave rischio, soprattutto in presenza di frangenti.
Traversino:
1. (fr.: amarre perpendiculaire; ingl.: breast line) corto cavo d'ormeggio che
viene fissato il più possibile perpendicolare alla banchina per impedire il
movimento trasversale della prua o della poppa negli attracchi con la fiancata
al molo; 2. piccola asta di acciaio, quasi sempre filettata e munita di
chiavetta, posta trasversalmente nei grilli e nei moschettoni allo scopo di
serrarli.
Traverso (fr.
travers; ingl.: reach, wind abeam): vedi andatura.
Trefolo (fr.:
toron; ingl.: strand): ogni filo che forma un cavo metallico; per estensione è
chiamato trefolo anche l'intreccio base delle cime tessili.
Tridente:
imbarcazione con scafo a spigolo e deriva basculante progettata per la scuola
di vela; è armata con randa e fiocco e può ospitare fino a quattro persone;
misura m. 4,99x1,92 ed ha una superficie velica di mq 16.
Trimarano (fr.:
trimaran; ingl.: trimaran): barca con tre scafi, uno maggiore al centro e due
più piccoli laterali con funzione di stabilità.
Trimmer:
termine di derivazione inglese che indica un secondo timone posto lungo il
bordo di uscita della pinna e adottato sulle barche da regata per correggere
l'assetto.
Trincarino (fr.:
plat-bord; ingl.: deck stringer): fascia più esterna della coperta di
un'imbarcazione costruita in legno, su cui si innesta la falchetta.
Trinchetta (fr.:
trinquette; ingl.: staysail): o trinchettina (fr.: foc ballon; ingl.: genoa
staysail), è il nome generico di una vela murata tra l'albero e il punto di
mura dei fiocchi; vela classica dei cutter su cui è alzata dietro lo yankee,
può assumere vari nomi a seconda del tipo di taglio e dell'uso (vedi ad esempio
tall boy).
Trozza (fr.:
point d'amure; ingl.: boom claw): attacco del boma sull'albero. formato da un
sistema a snodo cardanico o a doppia cerniera affinchè il boma possa muoversi
in qualunque direzione.
Tuga (fr.:
rouf; ingl: cabin top, coachroof): parte rialzata rispetto al piano di coperta
per aumentare l'altezza in cabina.
UCINA: Unione dei Cantieri Nautici ed Affini; l'associazione raggruppa i più importanti operatori della nautica italiana.
Umidità
relativa: valore misurato dall'igrometro; indica la percentuale di vapore
acqueo esistente rispetto al totale che può essere contenuto nell'aria alla
temperatura ambiente (raggiunto il 100% si ha la condensazione).
Unghia:
estremità dell'ancora che per prima affonda nel terreno.
Uniform:
termine che rappresenta la lettera U nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO.
Uragano (fr.:
ouragan; ingl.: hurricane): corrisponde alla forza 12 della scala Beaufort e
indica venti con velocità superiore a 64 nodi, cioè oltre i 118 km/h.
UTC:
Universal Time Coordinated; questa sigla indica il tempo li riferimento
universale; recentemente ha sostituito il tempo GMT proprio per evidenziare
l'aspetto di riferimento temporale assoluto.
Vaina (fr.: gaine; ingl.: tabling): tasca cucita lungo la balumina delle vele per infilare le stecche.
Vang (fr.:
hale-bas de bome; ingl.: vang o kicking strap): sistema a paranco, a molla o
idraulico (questi ultimi detti vang rigidi) per cazzare il boma verso il basso,
ovvero impedirgli di alzarsi, specie quando la scotta è molto lasca come nelle
andature portanti.
Varea (fr.:
machoire; ingl.: pole beak): parte terminale del boma o del tangone; in
quest'ultimo vi si trova il sistema a pistoncino per inserire il braccio dello
spinnaker.
Vaurien:
imbarcazione biposto con deriva a baionetta; progettata nel 1953 da Jean
Jacques Herbulot, misura m. 4,08x1,47.
Vela (fr.:
voile; ingl.: sail ): superficie formata da ferzi o pannelli di tessuto,
utilizzata per trasformare la pressione del vento in forza propulsiva.
Velista (fr.:
marin; ingl.: yachtsman, sailor): chi pratica lo sport della vela.
Vento (fr.:
vent; ingl.: wind): aria in movimento; può essere generato per variazioni di
pressione tra zone differenti anche a grande distanza (vento sinottico); quando
si manifesta per gradienti termici prende il nome di brezza; col termine vento
reale si indica il vento che scorre liberamente, non alterato dalla presenza
dell'imbarcazione; il vento apparente è invece la risultante tra il vento reale
ed il vento di avanzamento; quest'ultimo è quanto viene avvertito, in completa
assenza di vento reale, da ogni corpo in movimento per effetto della sua
velocità. Il vento catabatico è un forte vento di discesa che si avverte in
particolare modo di notte ed è dovuto al maggiore raffreddamento verificatosi
in quota sulla cima dei monti; sommato all'effetto della brezza di terra
richiamata dal mare genera spesso forti raffiche.
Venturi:
Giovan Battista, fisico (1746-1822), scoprì che il restringimento della sezione
di un tubo in cui stia scorrendo un fluido provoca un aumento della velocità di
scorrimento e una diminuzione di pressione esercitata dal fluido sulle pareti,
l'effetto Venturi viene sfruttato nella vela creando una fessura tra randa e
genoa, con aumento della velocità di scorrimento dell'aria e quindi di trazione
della randa nella sua zona di sottovento.
Verricello (fr.:
winch; ingl.: winch): particolare tipo di argano per moltiplicare la forza che
può essere esercitata sulle scotte e sulle drizze, permettendone così una
maggiore tesatura; è essenzialmente formato da una campana (fr.: poupée; ingl.:
barrel) fatta ruotare (sempre in senso orario) mediante una manovella (fr.:
levier; ingl.: winch handle); viene spesso usato il termine inglese winch,
detto anche self-tailing se sulla parte superiore la campana è fornita di un
sistema per catturare e strozzare automaticamente la scotta durante il riavvolgimento;
i verricelli sono chiamati coffee grinder quando vengono azionati da appositi
sistemi a corpo separato per le loro grandi dimensioni.
Vetroresina (fr.:
polyester; ingl.: fiberglass): insieme composto da fibre di vetro impregnate di
resina poliestere o epossidica, così da formare un laminato rigido di notevole
resistenza.
VHF:
sigla che indica genericamente la frequenza radio compresa tra 30 e 300
megahertz (Very High Frequency: altissima frequenza); è divenuto sinonimo di
radio per imbarcazioni in quanto è questa la gamma di frequenze utilizzata
internazionalmente nella nautica.
Victor:
termine che rappresenta la lettera V nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO.
Virare (fr.:
virer; ingl.: to tack, to go about): cambiare di bordo in una andatura di
bolina, ovvero cambiare le mure al vento passando per il controvento.
Volante (fr.
bastaque; ingl.: runner, running backstay): manovra che non ha un punto di
lavoro fisso o un utilizzo costante; ad esempio le sartie volanti sono sartie
gemelle che trattengono l'albero verso poppa, ma avendo l'attaccatura su
quest'ultimo posizionata più in basso della penna della randa, vengono
alternativamente cazzate o lascate a seconda di quale viene a trovarsi
rispettivamente sopravvento o sottovento al boma.
Vortici
di Von Karman: turbolenze indotte dal vento che si formano a valle di corpi di
forma cilindrica; essi danno luogo alla particolare sonorità delle sartie con
forte vento o al ritmico oscillare di uno yacht che abbia lo spinnaker issato;
prendono il nome da Theodor Von Karman che ne sviluppò la trattazione teorica.
Waypoint: termine inglese con cui si definisce il punto verso cui un'imbarcazione fa rotta.
Whiskey:
termine che rappresenta la lettera W nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO.
Winch:
termine inglese equivalente all'italiano verricello.
Windsurf:
termine inglese entrato nell'uso comune al posto di tavola a vela; indica uno
scafo piatto munito di deriva e pinna poppiera e condotto da un surfer in
posizione eretta; questi governa la tavola grazie allo spostamento del proprio
peso e del centro velico.
Wishbone:
termine inglese che indica il doppio boma usato per manovrare il wind surf; è
anche una forcella a doppio arco utilizzata su alcuni grossi ketch.Waypoint:
termine inglese con cui si definisce il punto verso cui un'imbarcazione fa
rotta.
X-ray:
termine che rappresenta la lettera X nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO.
Yacht:
termine inglese entrato nell'uso comune per indicare genericamente una
imbarcazione da diporto, sia a vela che a motore.
Yachting:
nome che indica il mondo della vela nel suo insieme, sia diporto che regate.
Yankee:
1. termine che rappresenta la lettera Y nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO; 2. fiocco stretto e allungato, con la bugna particolarmente alta, che si
alza sullo strallo di prua davanti ad una trinchetta nelle attrezzature a
cutter.
Yawl:
imbarcazione a due alberi, con quello di mezzana (ovvero quello più a poppa)
posto più a poppavia dell'asse del timone così che la randa di mezzana
contribuisce alla stabilità di rotta.
Zattera di salvataggio (fr.: canot pneumatique; ingl: inflatable life raft): dotazione di sicurezza obbligatoria per tutte le barche abilitate alla navigazione oltre le 6 miglia dalla costa; è il mezzo collettivo di salvataggio e per questo deve poter ospitare tutte le persone imbarcate; normalmente si tratta di un battello pneumatico e autogonfiabile, contenente particolari dotazioni per permettere la sopravvivenza in caso di naufragio; vedi anche autogonfiabile.
Zavorra (fr.:
lest; ingl: ballast): peso posto in sentina o appeso sotto la chiglia (a
costituire il bulbo) per accrescere la stabilità di peso della barca, ovvero
per fare in modo che la posizione di equilibrio dello yacht sia quello di una
naturale posizione diritta (quando non è sottoposto a nessuna forza tendente a
generare sbandamento).
Zenit (fr.:
zenith; ingl: zenith): punto teorico posto lungo la verticale passante per
l'osservatore, in direzione del cielo; il suo opposto è il nadir.
Zulu:
termine che rappresenta la lettera Z nell'alfabeto fonetico internazionale
ICAO.